Vomero chiuso per ferie
Trasporto pubblico e parchi a mezzo servizio
Tra mancanza di fondi e di personale, un’estate da dimenticare.
Un’estate da cani verrebbe voglia di dire. Da un lato la mancanza di fondi dell’amministrazione comunale e dall’altro il personale ridotto all’osso per le ferie, lasciano prospettare per il quartiere collinare due mesi con i servizi pubblici ridotti al lumicino. Perché da sempre il periodo estivo acuisce tutte le carenze strutturali della nostra città rendendole ancora più odiose e insopportabili. Partendo dai trasporti, nota tra le più dolenti, l’Anm ha annunciato la riduzione delle corse di Metro e Funicolari, oltre a quelle degli autobus. “Da domenica 1 luglio entra in vigore l’orario estivo 2018. Fino al 10 settembre l’offerta di trasporto delle linee di superficie (bus e filobus) e su ferro (Linea 1 metrò) anche quest’anno viene adeguata e riprogrammata in relazione alla riduzione del carico passeggeri e alla disponibilità di personale addetto, tipici del periodo”. Così recita la nota dell’azienda.
I treni della Metropolitana collinare circoleranno nel mese di luglio con un intervallo di dieci minuti nelle ore di punta, mentre nel mese di agosto ci sarà un’unica fascia oraria con intervallo tra una corsa e l’altra di quattordici minuti. Ci sarà da divertirsi, cronometro alla mano. Resteranno inoltre chiuse le seconde uscite delle stazioni di Rione Alto e Montedonzelli, e anche questa disposizione resta un mistero. “Un problema strutturale – secondo il presidente della commissione Mobilità del Comune Nino Simeone – non ci sono treni e fin quando non si procederà all’acquisto di nuovi mezzi la situazione resterà sempre questa”. Nessun prolungamento notturno per funicolari e metro. Proprio gli impianti di piazza Fuga e via Bernini sono stati al centro di clamorose quanto assurde chiusure improvvise nel corso degli ultimi fine settimana. In pratica proprio nel periodo in cui c’è maggiore necessità di usufruire dei mezzi pubblici, ecco puntuale la riduzione dei servizi. Il quartiere resta tagliato fuori dai principali flussi turistici che, evidentemente trascorreranno le serate al centro storico. Un danno non indifferente per i rersidenti che devono quindi ricorrere alle auto private, e per il tessuto economico di Vomero e Arenella. Sul fronte verde pubblico il quadro non è migliore. Sempre più a rischio, nonostante le assicurazioni che provengono da Palazzo San Giacomo, l’apertura del Parco Mascagna nei mesi estivi. Le
stesse carenze di personale che ne hanno determinato le precedenti chiusure difficilmente si risolveranno.
Non vive momenti migliori la Villa Floridiana che già il mese scorso ha fatto registrare una chiusura anticipata alle 16 per mancanza di personale. Saltate anche le inaugurazioni del parco di viale Raffaello, che avrebbe dovuto aprire proprio in occasione dell’estate 2018, che, invece rimanderà a data da destinarsi l’apertura dei battenti. Ritardi burocratici che ne hanno rallentato i lavori, riferiscono dal comune. Chissà perché, non siamo rimasti colti di sorpresa da questa notizia. Resta chiuso, per ora, anche il parco dei Camaldoli. La realtà è che oggi risultano essere in servizio solo 58 unità addette all’apertura e alla chiusura dei parchi contro un fabbisogno minimo di 118 persone, come denunciato dal presidente della commissione Ambiente del comune, Marco Gaudini. Numeri che lasciano presagire che questa estate sarà difficile anche fare due passi nei parchi. Si registra una totale assenza di misure anche per ciò che riguarda i servizi sociali, in particolare quelli rivolti agli anziani e ai disabili. Progetti come i Pony della solidarietà, che fornivano assistenza a chi era costretto a rimanere in casa perché allettato o cardiopatico, non esistono più. Due le alternative. O provveder
e di tasca propria per assistere i ‘nonni collinari’ oppure, come da anni accade, assisteremo alla riprovevole usanza di ricoverare gli anziani nelle strutture pubbliche per poter andare in ferie. In poche parole, l’assistenza estiva a chi ha bisogno anche di andare a fare la spesa al supermercato o in farmacia è rimessa alla autorganizzazione familiare o condominiale. Infine il tema della sicurezza. Tra telecamere installate e mai entrate in funzione, impianti di videosorveglianza annunciati in pompa magna e mai realizzati, trascorreremo un’altra estate alla mercè dei predoni di turno e delle baby gang che imperversano impunite nel nostro quartiere.
Anche qui ci sarà da fare i conti con i tagli e le riduzioni di volanti e pattuglie delle forze dell’ordine che dovranno coprire territori molto più vasti con il personale ridotto. E al Vomero, in particolare, estate è sinonimo di movida.
E movida è sinonimo di caos a via Aniello Falcone. Al netto della nuova ordinanza del comune, che ha scontentato tutti per quanto riguarda le misure adottate per regolamentare il diritto al divertimento e quello alla quiete dei residenti, si dovrà fare i conti con l’assenza sul territorio di chi dovrebbe farla rispettare.
Come recitava uno slogan di qualche tempo fa, E…state al Vomero?
Francesco Licastro
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