A Villa Pignatelli si inaugura la Mostra dei Finimenti
Al Museo Pignatelli, giovedì 28 Aprile alla presenza del Soprintendente del Polo Museale della Campania*, Mariella Utili, la direttrice Denise Pagano, e la vicedirettrice Rosanna Naclerio hanno presentato in anteprima alla stampa la preziosa mostra permanente dei finimenti del Museo delle Carrozze. Nell’ala destra della palazzina Rothschild, situata nella parte alta dello splendido parco della Villa è possibile ammirare la collezione di finimenti in cuoio, morsi, fruste, bardature oltre che oggetti destinati alla cura del cavallo, come i pettini per criniera, e le scarpe copri zoccolo. Di grande effetto l’esposizione della collezione di morsi, nella sala interna, di fronte alla bellissima oltre che rara collezione di fruste e frustini da caccia. Una ventina sono le bardature in cuoio del tipo “a collana” per attacchi singoli, a pariglia e a quadriglia. La collezione dei finimenti completa il lavoro ideato da Bruno Molajoli negli anni ’50 del secolo scorso, che aveva accettato una prima donazione di Carrozze dal marchese di Civitanova, Mario D’Alessandro. Oggi il Museo delle Carrozze presenta una ricca collezione di carrozze e calessi di produzione francese, inglese e italiana provenienti oltre che dalla collezione D’Alessandro, da quella Dusmet, Spennati, Leonetti di Santo Janni e De Felice. Le sale del Museo, per soddisfare anche i visitatori più giovani sono dotate di postazioni multimediali di approfondimento a schermate progressive, con schede analitiche, informazioni e curiosità. Le nuove sale sono complementari al Museo delle Carrozze inaugurato a giugno dell’anno scorso. Interessante curiosità per noi vomeresi si trova all’ingresso del Museo, dove ad accogliere il visitatore c’è uno schizzo di Pablo Picasso, una “Passeggiata in calesse al Vomero”, su carta intestata del Grand Hotel Victoria di Naples( 1917). ll Museo delle Carrozze e dei finimenti restano aperti al pubblico e saranno visitabili anche durante il periodo di chiusura del giardino e della Villa Pignatelli, che invece riaprirà al pubblico dopo l’estate.
*Il Polo Museale della Campania, secondo il nuovo ordinamento, comprende:
-la Certosa e Museo di S. Martino;
-Castel S. Elmo,
-Museo Duca di Martina;
-Museo Pignatelli;
-Certosa di S. Giacomo;
-Palazzo Reale di Napoli;
-Parco e Tomba di Virgilio;
-Villa Jovis ( Capri);
-Grotta Azzurra ( Capri);
-Museo Archeologico dei Campi Flegrei (Bacoli);
-Museo Storico Archeologico di Nola;
-Museo Archeologico dell’Antica Allifae (Alife);
-Museo Archeologico di Teanum Sidicinum
-Museo Archeologico dell’Antica Calatia (Maddaloni);
-Museo Archeologico dell’Agro Atellano (Succivo);
-Reggia di Carditello,
-Certosa di S. Lorenzo ( Padula);
-Museo Archeologico Nazionale di Eboli;
-Museo Archeologico della Valle del Sarno;
-Museo del Palazzo della Dogana dei Grani (Atripalda);
-Museo di S. Francesco a Folloni ( Montella);
-Museo Archeologico del Sannio Caudino (Montesarchio);
Ciro De Biase
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.