Viaggio nella tradizione presepiale napoletana
L’arte di Fabio Paolella
Fabio Paolella è un figuraio, un artista cioè, che riprendendo la tradizione settecentesca napoletana, riproduce rigorosamente a mano le statue dei santi, oltre che dei pastori.
Classe 1977, Fabio ama l’arte e la cultura napoletana facendo della sua passione un lavoro e della sua necessità di lavorare una virtú. Nella sua bottega, in via dell’Anticaglia, 23, le statue, gli ex voto, le corone, i gigli, le parrucche, i pastori affascinano i passanti napoletani e i turisti.
Ci è capitato di vedere 3 russi che incuriositi dai manichini in canapa delle madonne e dei santi hanno chiesto spiegazioni sull’uso delle stesse. Forse è qui la differenza tra un figuraio con tutti gli altri artigiani che vendono pastori e statuine che riproducono i “famosi” del momento. Il figuraio non segue le mode ma rimarca e riprende la tradizione religiosa e l’arte napoletana del 700 per tramandarla nel tempo. Non è un caso infatti che Banksy venuto a Napoli ha riprodotto uno stencil di una Madonna sul muro di un palazzo in via dei Tribunali.
La tua bottega si chiama “neapolitan sacred art” per rimarcare la vocazione e la specializzazione nel campo dell’arte sacra. C’è ancora un mercato?
Certo, non solo ci sono appassionati e collezionisti qui a Napoli, ma anche all’estero. In particolare ricevo richieste frequenti dall’Austria, Germania per non parlare della Spagna e come dicevo dagli Stati Uniti.
I clienti napoletani sono per lo più i nostalgici, quelli che rievocano il ricordo di casa della mamma o della nonna, quando c’era l’abitudine di custodire sotto la campana di vetro una madonna o un santo. Tra i clienti stranieri ci sono anche tantissimi collezionisti.” L’arte sacra è un nostro segno distintivo e viene richiesta in tutto il mondo ed in questo internet mi ha aiutato tantissimo a promuovere questo tipo di attivitá.
Mi capita di spedire statue di santi per chiese cattoliche specie negli USA, ma negli ultimi tempi c’è richiesta anche dai paesi asiatici, dove i collezionisti d’arte sono affascinati dalla nostra cultura”.
All’interno del tuo negozio ci sono le statue di molti santi riprodotte in più di una misura ma non c’è San Gennaro.
Come mai?
Preferisco focalizzare la mia attenzione sui classici come San Luigi, San Vincenzo, ma diverse volte l’ho realizzato.
L’aumento del flusso turistico ti ha aiutato?
Direi che nel complesso il turismo di massa, aumentando il volume di affari della cittá, ha una ripercussione su tutte le attivitá, non fosse altro per la visibilità, ma di certo il mio cliente tipo non è quello dei gruppi che vengono a vedere il Natale a San Gregorio Armeno.
Le mie statue sono modellate a mano e hanno occhi di vetro. Scelgo e realizzo i loro vestiti dopo essermi documentato sui testi di arte e storia del 1700 e lo stesso dicasi per gli accessori che sono cesellati in argento, come gigli, corone, cuori e spade e perciò mi sono specializzato anche nella produzione e nella vendita di ex voto nuovi.
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