VIA GIUSEPPE BONITO
Via Giuseppe Bonito – dal nome del felice pittore del nostro settecento – corre lungo il viale alberato che si sviluppa da via Morghen a via Tito Angelini.
Nato nel 1707 a Castellammare di Stabia (dove nel 1960 gli è stato dedicato un busto di bronzo nella villa comunale), l’artista costituisce un sicuro punto di riferimento per la sua formazione fra le pareti di quella scuola e bottega d’arte fondata dall’abate Francesco Solimena.
Un luogo particolare dove gli allievi, in segno di devozione, indossavano tuniche marroni.
Dal Solimena impara soprattutto la densità del colore e l’uso dei chiaroscuri. In seguito il pittore fonde con straordinaria maestria la lezione di Solimena con i modi del primo Giordano, accogliendo, al tempo stesso, i moduli luministici di impronta veneta. Con gli anni Bonito spazia dalla pittura di genere (rappresentata dalla Napoli nei suoi aspetti folcloristici (scugnizzi e Pulcinella) alle grandi opere di sicura monumentalita’ compositiva, come l’affresco della “Carità” nella sagrestia del Monte di Pietà eseguito nel 1742. Famoso ritrattista il pittore non manca di eseguire ritratti di personaggi della famiglia reale (oggi conservati tra i Palazzi Reali di Caserta e di Madrid) e della aristocrazia napoletana, tutti segnati da un accurato approfondimento psicologico. Chi visita il Palazzo Reale di Napoli, osserverà nelle sale dell’appartamento di rappresentanza, due grandi tele che rappresentano l’ambasciatore del Re di Turchia e il re di Tripoli Mustafa’ arrivati a Napoli nel 1742. Le opere -come dice il biografo del tempo De Dominici – sono rese in modo “naturalissimo”. Si tratta in particolare di due copie autografe, i cui originali si trovano al Prado di Madrid. Nella sua lunga attività Bonito incontra il consenso della critica e del mercato. Di qui incarichi pubblici prestigiosi: diviene infatti pittore di corte, Accademico di San Luca e direttore dell’Accademia del disegno di Napoli (l’attuale Accademia di Belle Arti).
Giuseppe Bonito muore a Napoli nel 1789.
di Camilla Mazzella laureata in Studi storico-artistici
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