Via Cilea, la “goccia” serve a poco. Non era meglio una rotatoria?
In via Cilea, importante arteria di collegamento del Vomero, è stata da poco inaugurata una “goccia”, ovvero un’area a forma di goccia che ha portato ad una modifica della circolazione. Adesso, infatti, gli automobilisti che provengono dal corso Europa o da via San Domenico, possono imboccare la tangenziale direttamente in via Cilea, senza essere costretti a proseguire in direzione di via Scarlatti e poi dover fare inversione appena possibile. Cosa che, in verità, molti automobilisti facevano in prossimità dell’imbocco della tangenziale violando sistematicamente il Codice della strada e provocando anche ingorghi nella circolazione. Bene, fin qui l’aspetto positivo della “goccia” realizzata in via Cilea. Però, ci sono due cose che non piacciono ai residenti né tantomeno agli automobilisti. La prima riguarda lo spazio vuoto lasciato al centro della “goccia” dove pare dovesse essere sistemata la fontana del Vesuvio di Tatafiore attualmente presente in via Scarlatti. Lo spostamento non è avvenuto ancora e, al momento, resta uno spazio vuoto al centro della strada che non serve a nulla e per il quale sono stati anche spese inutili risorse per la pavimentazione: se doveva restare vuoto si sarebbe potuto mettere semplicemente un’area verde. Ma l’errore, il difetto più grave della “goccia” realizzata in via Cilea, riguarda l’impossibilità di dirigersi in direzione via Scarlatti per coloro che prendono l’uscita della tangenziale Vomero ed arrivano in via Cilea. Non a caso, ogni giorno, si assiste alla selvaggia e pericolosa inversione di marcia (in foto) di moltissimi automobilisti che bloccano la circolazione e creano ingorghi. Non sarebbe stato meglio realizzare una rotatoria in modo da consentire a chi entra ed esce dalla tangenziale di dirigersi dove meglio crede invece di essere costretto a fare lunghi giri o improbabili e pericolose inversioni di marcia?
Alessandro Migliaccio
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