Vela, gli occhi del mondo sul golfo di Napoli
Spettacolo con la Rolex Capri Sailing Week
I riflettori della vela internazionale tornano ad essere puntati sul golfo di Napoli. Stagione memorabile, quest’anno, nello “stadio del vento” che quasi sessant’anni fa (1960) ospitò le regate delle Olimpiadi di Roma. Si è partiti forte, a maggio, con la Rolex Capri Sailing Week, organizzata a Napoli e Capri da Yacht Club Italiano, Circolo del Remo e della Vela Italia e Yacht Club Capri. Una flotta di 130 barche si è data battaglia, con tantissimi “big” presenti sulle imbarcazioni. Successo prestigioso per Riccardo Pavoncelli, armatore di Rosbeg che aveva in equipaggio il presidente del Crv Italia Roberto Mottola di Amato e Lars Borgstrom, il trimmer napoletano protagonista di ben quattro Coppe America. A bordo di Caol Ila R, vincitore in tempo reale, è salito Francesco de Angelis, protagonista vent’anni fa dell’avventura di Luna Rossa in Coppa America. “Sono state regate complicate per le barche di grandi dimensioni”, ha detto De Angelis, stella assoluta della vela mondiale: è l’unico skipper non anglosassone ad aver vinto la Louis Vuitton Cup e vanta sei titoli del mondo. “Bisognava stare sempre attenti ed essere veloci a posizionarsi nelle zone di vento migliori”.
Tra gli altri grandi velisti napoletani presenti, Paolo Scutellaro a bordo della nuovissima Macchia Mediterranea dell’armatore Giampiero Russo, e Paolo Cian su Lunz Am Meer. Scutellaro è stato ex team manager di Mascalzone Latino ad Auckland in America’s Cup, Cian timoniere di Mascalzone Latino alla Louis Vuitton Cup nel 2003 e di Shosholoza, la prima barca africana nella storia della Coppa America, nel 2007. C’era anche una barca “speciale”, targata Universiade Napoli 2019. Si trattava di Sexy, model
lo Mylius 14.55 di Carlo Varelli. Tutto l’equipaggio a bordo ha indossato giubbini grigi, t-shirt e pantaloncini con il logo dell’Universiade.
A giugno toccherà alle barche classiche tornare in scena per Le Vele d’Epoca a Napoli, manifestazione organizzata da 16 anni dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia. In mare gli “stradivari” del mare, splendide imbarcazioni in legno costruite nella prima metà del Novecento. Regate dal 26 al 30 giugno dal porticciolo di Santa Lucia. Quindi sarà il momento dell’Universiade. A luglio proprio il Circolo Italia sarà la sede delle regate veliche. La sede del sodalizio, infatti, accoglierà i team delle nazioni impegnate nelle regate, offrendo così la base operativa per la manifestazione mondiale dedicata agli atleti universitari. “Abbiamo deciso con l’intero direttivo del Circolo – racconta il presidente Roberto Mottola di Amato – di concedere la nostra sede per l’occasione accogliendo una richiesta di collaborazione del comitato organizzatore partecipando così alla valorizzazione dell’immagine propositiva e fattiva della nostra città. Un ruolo sociale e sportivo che non poteva non vederci operativi per Napoli”.
Dopo le regate dell’Universiade, che si concluderanno il 9 luglio, si tornerà a lavorare alla prossima edizione della Rolex Capri Sailing Week con particolare attenzione al Campionato Europeo ORC, previsto nell’ambito della settimana velica a metà maggio, che la Federazione Internazionale della Vela ha assegnato al Circolo Remo e Vela Italia. “Sarà un importante appuntamento sportivo che porterà nel golfo di Napoli molti equipaggi internazionali contribuendo così ad alzare la qualità dei partecipanti e degli armatori alla prossima RCSW – conferma Mottola – e che allo stesso tempo aumenterà la flotta degli iscritti per il 2020”.
L’Universiade della Vela è stata presentata nei saloni del Circolo Savoia di Napoli presieduto da Fabrizio Cattaneo della Volta. Due team rappresenteranno l’Italia, uno è tutto campano e sarà composto da Sara Scotto e Giorgio Orofino del Circolo Posillipo, Guido D’Errico della Lega Navale, Vittoria Barbiero del Circolo Savoia, tutti sportivi universitari iscritti a facoltà mediche delle università partenopee, nati tra il 1994 e il 2001.
Marco Caiazzo
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