Vaginismo e dispareunia: Quando i rapporti sessuali sono dolorosi
di Luca Pizzonia – Psicologo / Psicoterapeuta
Si tratta dei disturbi da dolore sessuale: il vaginismo e la dispareunia. Il vaginismo è caratterizzato da una ricorrente o persistente contrazione involontaria dei muscoli perineali che circondano il terzo esterno della vagina. La contrazione si manifesta durante i tentativi di qualunque tipo di penetrazione vaginale (mediante pene, dita, tamponi, speculum, ecc.) e può presentarsi in un forma lieve e indurre un certo livello di tensione o disagio, o in forme più gravi, che impediscono la penetrazione. Talvolta è sufficiente il solo pensiero di penetrazione vaginale a provocare lo spasmo muscolare. Il vaginismo inoltre può essere permanente o acquisito. Nel primo caso, tendenzialmente il disturbo esordisce precocemente, in occasione dei primi tentativi di penetrazione vaginale. Una volta che il disturbo si sviluppa, in genere evolve con un decorso cronico. Nel secondo caso, il disturbo può verificarsi all’improvviso, dopo un periodo di adeguato funzionamento sessuale, in conseguenza di un trauma sessuale o di una condizione medica generale. Una ulteriore distinzione può essere fatta tra vaginismo generalizzato (dove la difficoltà compare in tutte le situazione e con qualsiasi partner) e situazionale (in cui il disturbo si esprime soltanto in alcune situazioni mentre in altre si vive una sessualità serena e normale). La dispareunia è caratterizzata invece da dolore genitale associato al rapporto sessuale, anche se è presente una sufficiente lubrificazione. Di solito insorge durante il coito, ma può presentarsi anche in momenti precedenti o successivi e la sensazione di dolore può avere intensità variabile. Diversi motivi sono alla base di entrambi i disturbi: pensieri negativi sulla sessualità, mancata conoscenza del proprio corpo, inconsapevole desiderio di non voler soddisfare il partner, penetrazione associata a qualcosa di pericoloso, primi rapporti sessuali nei quali si è sperimentata una esperienza dolorosa. La conclusione è che la penetrazione è qualcosa di sbagliato, di non desiderabile, sgradevole. Va inoltre detto che la dispareunia può avere anche cause organiche (ed è quindi consigliabile consultare anche il ginecologo) mentre il vaginismo è sempre di origine psicologica. La sensazione di solitudine e di difficoltà è comune a tutte le donne che sperimentano questi disturbi. Emerge la paura di non riuscire a risolvere il problema e, di conseguenza, si sentono diverse, sbagliate, quasi indegne dell’amore del partner. Non è raro che alcune donne preferiscano di convivere con il disturbo, rinunciando ad una sana vita sessuale e accettando rapporti non soddisfacenti. Molte altre donne, invece, ribadiscono il diritto ad avere una vita sessuale soddisfacente e piacevole e chiedono aiuto; nel caso del vaginismo, ad esempio, l’impedimento alla penetrazione non permette loro il concepimento di un figlio. Bisogna anche considerare i correlati fisiologici legati ad una sana e piacevole vita sessuale: aumentano le endorfine e l’ossitocina (il cosiddetto ormone delle coccole), aumentano gli estrogeni, diminuisono i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e via dicendo. Inoltre, migliorano le relazioni, la risoluzione di conflitti nella coppia e si favorisce una buona genitorialità. Se, quindi, una sana sessualità è parte integrante della vita e del benessere personale, è importante sapere che è possibile uscire da questa sofferenza, con l’aiuto di esperti psicoterapeuti, e vivere con gioia questa dimensione fondamentale dell’essere umano.
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.