Egregi Commercianti del Vomero e dell’Arenella,

noi clienti dei vostri negozi, abbiamo notato quanto siano stati lunghi i vostri orari lavorativi giorni di feste natalizie, senza concedervi pause talvolta nemmeno nel giorno di Natale, il primo dell’anno, la festa della Befana e la domenica seguente. 

I negozi aperti al Vomero rendono estremamente piacevoli le passeggiate dei napoletani, che dimenticando talvolta i problemi di casa e la crisi economica, comprano o amabilmente passeggiano, incontrandosi tra amici e cagnolini.  

Tuttavia, il vostro servizio continuo desta preoccupazione per voi e i vostri collaboratori, i commessi e le commesse che non hanno goduto di momenti di riposo, lavorando instancabilmente senza nemmeno potersi appoggiare ad uno sgabello un’intera giornata. Immaginiamo che siete arrivati così stanchi da non aver  avuto nemmeno il tempo per pensare che si commemorava la” nascita”. E allora partiamo da questi quartieri di Napoli, e nasciamo a nuova vita.

Abbiamo occhi per vedere, cervello per pensare e cuore per sentire. 

Apriamo gli occhi e vediamo la vostra stanchezza, usiamo il cervello e pensiamo che anche una piccola cosa può cambiare, sentiamo insieme che possiamo sentirci uniti nel bene. 

Lo shopping è bello quando non diventa corsa sfrenata all’acquisto, dimenticando chi siamo e da dove veniamo. 

Perciò vi chiediamo una piccola cosa simbolica, ma che serve a sensibilizzare le coscienze: mettete nei vostri negozi a disposizione una sedia o uno sgabello, dove poter fare appoggiare i commessi quando non c’è affluenza di clienti. 

A noi tutti fa piacere pensare che siamo persone con diritti e doveri, ma che abbiamo una dignità da difendere e una salute da salvaguardare. Un appoggio fa sì che non si stia in piedi tutta la giornata e noi vogliamo vedere che ci si rispetta vicendevolmente, preferiamo una commessa che si alza e ci viene incontro, piuttosto che saperla in piedi per ore.

Da parte nostra, tutti i firmatari, vi promettiamo che in questo periodo di corsa agli acquisti online, continueremo a preferire il contatto e il confronto con voi negozianti napoletani, perché solo guardando l’uno il bene dell’altro possiamo diventare una comunità ed entreremo preferibilmente nei negozi dotati di sedia o sgabello per i collaboratori.

Lettera firmata

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