UN ANNO TRA VERBALI E CONFRONTO CON I CITTADINI
Comandante Gaetano Frattini
Ad un anno dalla sua nomina al Comando della Polizia Municipale del Vomero, il Comandate Gaetano Frattini ci racconta cosa è stato fatto, tra routine ed emergenze, e quanto, ancora, c’è da fare, con una regola che vuole sempre portare con sé: ascoltare i cittadini e i comitati che possono dare una mano a migliorare la qualità della vita del quartiere.
Un anno di lavoro in una nuova realtà, quali sono stati gli interventi più urgenti ai quali ha dovuto lavorare?
Appena insediati abbiamo fatto tesoro del lavoro di chi ci ha preceduto per comprendere quali potevano essere le difficoltà del territorio. In un anno abbiamo elevato oltre 68000 verbali per divieto di sosta non contestati, un numero considerevole. Ma quello che ha caratterizzato maggiormente la nostra attività sono stati i 3000 controlli alle attività sul territorio che hanno coinvolto in particolare i pubblici esercizi.
Che violazioni avete riscontrato?
L’occupazione abusiva di suolo pubblico è stata sicuramente la violazione più frequente. A chi sostiene che le sanzioni sono troppo blande spieghiamo che, se è vero che la multa è solo di poco inferiore ai 200 euro, in realtà si applica anche un’ulteriore sanzione che arriva a 700 euro per ogni metro quadrato occupato abusivamente. Inoltre, se riscontriamo che il reato viene reiterato si procede con la chiusura temporanea dell’esercizio (dalla terza infrazione). Ad oggi ne abbiamo chiusi una dozzina.
La vostra attività ha coinvolto anche le sale giochi?
Ne abbiamo sanzionati circa un centinaio. Le violazioni più frequenti hanno riguardato il mancato rispetto degli orari di chiusura, ma ci sono stati anche violazioni più gravi. Abbiamo riscontrato addirittura la mancanza delle autorizzazioni all’esercizio, sia la nostra che quella della Questura
Ha sempre dichiarato di apprezzare molto la collaborazione dei comitati cittadini. Cosa le hanno segnalato con maggiore frequenza?
I casi più eclatanti hanno riguardato i problemi riguardanti la movida con particolare riferimento a piazza Vanvitelli, via Mattia Preti e via Aniello Falcone. Siamo intervenuti cercando di limitare il fenomeno e contemperare gli interessi. Oggi però assistiamo ad una sorta di “migrazione”, un po’ come accade per gli ambulanti. Una volta individuati si spostano in un altro luogo. Per la movida lo spostamento riguarda le date delle serate di incontro. Ma noi li seguiamo e cerchiamo di far rispettare le regole.
Il fenomeno riguarda in maniera più blanda anche gli artisti da strada?
In questo caso la situazione è molto diversa. La loro attività deve solo essere disciplinata meglio. Ad esempio, con il rispetto dei limiti dell’amplificazione e l’obbligo di rimanere stanziali in un punto per non più di tre ore. Questo per evitare che magari uno stesso condominio debba sentire continuamente musica o altri rumori che potrebbero disturbare.
Altro tema caldo è legato al problema dei rifiuti. Spesso i primi indisciplinati sono proprio i cittadini e i condomìni.
Abbiamo letto con attenzione le vostre segnalazioni riferite ai cassonetti dei condomini che vengono posti lungo le strade al di fuori degli orari previsti e ci siamo attivati.
I provvedimenti che abbiamo adottato sono leggermente più lenti perché bisogna contattare gli amministratori condominiali, ma sono ugualmente efficaci.
Ho anche chiesto di utilizzare un app che permetta l’identificazione del condominio al quale appartengono i cassonetti messi in strada fuori orario. Un mezzo che permette una semplificazione nel fare i verbali.
Una recente ordinanza ha conferito maggiori possibilità di comminare sanzioni.
L’ordinanza ci permette di entrare anche all’interno dei negozi per vedere se viene fatta correttamente la raccolta differenziata. Ad oggi abbiamo comminato circa 45 sanzioni soprattutto nella grande distribuzione.
Nello svolgimento di queste attività è molto importante la collaborazione con il Comandate Del Gaudio della Polizia Ambientale.
Tanti verbali servono a limitare le violazioni, ma soprattutto dovrebbero educare?
Il nostro obiettivo non è fare tanti verbali, anzi.
Fare meno verbali vorrebbe dire verificare una riduzione delle infrazioni ed è quello il nostro obiettivo.
Giuseppe Porcelli
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