Tutor spenti in autostrada
di Adriana Lauri avvocato
La Corte d’Appello di Roma con sentenza n. 2275 del 10 aprile 2018 si è pronunciata in merito alla contraffazione dei “Tutor” ovvero del sistema installato ed utilizzato sulle strade italiane allo scopo di rilevare la velocità media percorsa dai veicoli. La lunga e articolata battaglia legale è iniziata nel 2006 quando la Craft, una piccola azienda hi-tech toscana, ha accusato la società Autostrade per l’Italia per contraffazione del brevetto, consistente nella rilevazione del lato tergale dei veicoli in transito, in maniera tale da poter accertare la targa posteriore degli stessi. La sentenza della Corte, ha stabilito che il sistema di sorveglianza e controllo della velocità che Autostrade per l’Italia utilizza ormai da tempo, è viziato da violazione di brevetto ed ha riconosciuto valide le ragioni della Craft, pertanto ha condannato la società Autostrade per l’Italia a rimuovere e distruggere tutti i Tutor esistenti sulla rete autostradale. Allo stato attuale, in attesa della definizione del contenzioso, i tutor restano ufficialmente spenti, ma bisognerà comunque rispettare i limiti di velocità in autostrada visto che gli Autovelox continuano a funzionare.
L’ Autostrade per l’Italia ha subito replicato con un comunicato ufficiale secondo il quale i Tutor saranno immediatamente sostituiti con un nuovo sistema diverso da quello attuale entro tre settimane e ha già annunciato di voler impugnare la sentenza in Cassazione. Nel frattempo si farà carico della sanzione pecuniaria di 500 euro al giorno per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione ed evitare che vengano annullati i benefici del Tutor che ha ridotto del 70% il numero di morti sulla rete autostradale. Tuttavia al di là delle dispute legali sulla “paternità” del brevetto, per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento delle velocità e il prevalere dell’arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti, sulla rete autostradale torneranno ad essere utilizzate pistole laser, autovelox, uso di doppie pattuglie e altri sistemi di rilevazione di velocità.
Inoltre, Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICV e PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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