TURISMO AD AGOSTO: BOOM AL VOMERO
OLTRE IL 70% DI OCCUPAZIONE CAMERE. SOLO UNO OGNI QUATTRO È STRANIERO
Il boom turistico di agosto a Napoli ha coinvolto anche il Vomero che si è attestato su numeri similari agli altri quartieri della città. Federalberghi Napoli ha fatto sapere che l’occupazione camere media è stata di poco superiore al 70%. Un numero assolutamente sorprendente se si tiene conto del periodo che ci costringe a convivere con una pandemia che non riusciamo a sconfiggere. Anche lo scorso anno agosto fu una lieta sorpresa, ma l’occupazione fu di circa il 50%. Quest’anno si è tornati al livello del 2019. Numeri da prepandemia. Gli alberghi hanno dovuto richiamare in servizio il personale che era in cassa integrazione. Nelle località balneari gli operatori del settore hanno avuto difficoltà nel trovare personale stagionale. Il Vomero ha avuto un’occupazione camere tra alberghi ed extralberghiero che ha superato il 70%.
Dall’Hotel Cimarosa segnalano un incremento di quasi 20 punti percentuali rispetto al già buono 2019: “Abbiamo superato ogni aspettativa, giorno dopo giorno arrivavano prenotazioni per le settimane a seguire. Quello che ha sorpreso di più è stata anche la lunghezza del soggiorno passata da 1/ 2 notti a 4/ 5”. Tutto il quartiere ha beneficiato di queste presenze grazie anche all’indotto prodotto tra negozi al dettaglio e pubblici esercizi. “Si vedevano numerosi turisti lungo le vie principali anche negli orari più caldi della giornata”. Anche sulla tipologia di turisti il Vomero si è adeguato al resto della città con una stragrande prevalenza di italiani (75%) rispetto agli stranieri (25%). Da Villa Albina fanno trasparire soddisfazione per il mese appena concluso. Sulla stessa scia l’extraalberghiero, B&B e Case Vacanze, che, soprattutto nelle due settimane centrali (dal 6 al 20), hanno fatto segnare praticamente il sold out. Difficile trovare camere soprattutto tra via Luca Giordano e via Scarlatti e nella zona di San Martino.
Le limitazioni negli spostamenti causati dalla pandemia hanno bloccato il turismo intercontinentale. Quindi niente giapponesi o americani.
Ma l’assenza forzata degli intercontinentali è stata compensata soprattutto da italiani. “In particolare i nostri ospiti sono arrivati da Sicilia, Lazio e Lombardia” prosegue Milone dall’Hotel Cimarosa. Non sono mancati gli stranieri in particolare francesi, tedeschi e spagnoli in ordine di presenze. Affascinati dalla vivibilità del quartiere, dagli ottimi collegamenti con il centro della città, ma anche dalle ricchezze culturali che il territorio può offrire. Manca, però, un affiatamento fra le realtà ricettive e quelle culturali. Castel Sant’Elmo, la Certosa di San Martino e il Museo Duca di Martina nella Floridiana troppo spesso non attingono dal turismo del quartiere per un difetto di comunicazione. Mettersi in rete favorirebbe entrambi i settori quello alberghiero, o ricettivo in generale, e quello museale.
Giuseppe Porcelli
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.