Trecento atleti italiani a caccia di medaglie
Quella di Napoli 2019 è, non potrebbe essere altrimenti, l’Universiade degli sportivi. Molti gli atleti dal buon presente e dal promettentissimo futuro sono presenti in città. Per l’Italia, sono in trecento a caccia di medaglie. Riflettori accesi sulla Nazionale di calcio, allenata da mister Daniele Arrigoni: “Siamo motivati e determinati a centrare un solo obiettivo: la vittoria”. Nell’atletica la staffetta 4×400 può contare per tre quarti sulla formazione titolare. Ayomide Folorunso e Raphaela Lukudo sono reduci dai mondiali di Yokohama, in Giappone, dove hanno conquistato il podio col terzo tempo. Virginia Troiani, la terza colonna, è una specialista della 4×400 mista. A loro si aggiungerà la mezzofondista Eleonora Vandi.
È la nazionale dell’integrazione che lotterà per una medaglia. Da appuntare un nome nel nuoto: quello di Matteo Lamberti, il giovane figlio d’arte arriva a Napoli con grandi ambizioni e legittime pressioni. Pesa e tanto quel cognome ingombrante, la storia scritta dal papà Giorgio, capostipite della grande tradizione azzurra, il primo italiano a laurearsi campione del mondo a Perth (1991) nei 200 sl. Matteo gareggerà a Napoli anche per Manuel Bortuzzo, lo sfortunato nuotatore veneto vittima di un drammatico incidente che lo costringe sulla sedia a rotelle, e grande promessa del nuoto italiano. Tra i due, fin dall’età di tredici anni, si sono consumati straordinari duelli. “Ho sempre rispettato molto la forza interiore e la trasparenza di Manuel, avversario, ma mai nemico. Deve mostrarla anche adesso, perché sono convinto che la sua vita sportiva non sia ancora finita”, dice Matteo.
Nel basket non c’è Davide Moretti, stellina di Texas e destinato alla nazionale maggiore, ma nel roster figura il playmaker di Reggio Emilia Federico Mussini, e un altro italiano che quest’anno si è fatto onore a Seattle, Mattia Da Campo. Infine, i campani. Una grande sportiva napoletana non sarà in pista, ma interpreterà la sirena Partenope nel segmento d’apertura della cerimonia inaugurale: è Mariafelicia Carraturo, apneista che, a 48 anni, ha centrato il record del mondo: “Sono onorata. Scegliere me significa offrire un messaggio molto forte per i giovani atleti, uno sprone a tutti coloro che hanno una meta, un sogno o un obiettivo”. Punta a una medaglia il Settebello di pallanuoto del ct Angelini con tanti campani in squadra: Massimo Di Martire ed Eduardo Campopiano su tutti. Tante attese sul nuoto: la stella azzurra sarà Ilaria Cusinato, argento nei 400 misti agli europei del 2018. Tireranno di spada altre due giovani promesse della scherma azzurra, Valerio Cuomo e Federico Vismara. Nella vela, un team tutto campano con Sara Scotto e Giorgio Orofino del Circolo Posillipo, Guido D’Errico della Lega Navale, Vittoria Barbiero del Circolo Savoia, tutti sportivi universitari iscritti a facoltà mediche delle università partenopee, nati tra il 1994 e il 2001.
M.C
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