Trasporti: sogno infranto
Metropolitana, bella ma quanti problemi!
Con il maltempo fermate paralizzate e gravi disagi
“La Metro più bella d’Europa”, “Le Metro dell’Arte”, “Inauguriamo il pianoforte alla fermata di piazza Municipio”, “I turisti vengono di proposito per vedere la fermata di Toledo”… Tutte verità urlate a gran voce da Anm e dalle Istituzioni, una sorta di pubblicità per la città che, però, nasconde, sotto un velo sottile, i tanti problemi, ormai endemici, di una Metro che non è mai riuscita ad entrare a pieno regime o a dare un senso reale di efficienza e modernità. Basta fare un piccolo tour delle fermate, in particolar modo della zona collinare, per toccare con mano quello che tutti i passeggeri, quelli che la prendono ogni giorno o saltuariamente, devono affrontare. È una mattina di settembre, sono le 10, entriamo nella fermata della Metro Linea 1 “Quattro giornate”, proviamo a scendere, ma la prima scala mobile è bloccata da mesi, ci facciamo coraggio e proseguiamo fiduciosi che non ci siano altri intoppi, ma, proprio vicini alla meta, troviamo bloccata anche l’ultima rampa per andare in direzione Garibaldi. Uno sguardo speranzoso si dirige verso il display che dovrebbe comunicare il tempo di attesa, ma in realtà ci ricorda solo, in maniera quasi ossessiva, di non fumare. A proposito, ma chi fa rispettare questo divieto? Trascorrono comunque circa dieci minuti prima che arrivi il treno, un’attesa piuttosto usuale. La normalità dell’anormalità. Nei vagoni, quasi sempre pieni vista la scarsa frequenza delle corse, ancora si avverte la necessità, nonostante l’arrivo dell’autunno, dell’aria condizionata, che purtroppo funziona a singhiozzo…Durante il tragitto i monitor sono spenti, le voci elettroniche, che una volta addirittura usavano l’inglese per informare sul nome della fermata, sono inopinatamente mute, e per vedere dove ci si trova le persone iniziano a contorcere il collo per cercare di leggere il nome sulla banchina…situato troppo in alto rispetto ai finestrini dei vagoni. Poco male, si potrebbe dire, ma questo determina un po’ di caos all’uscita e capita così che quando la signora Lucia sale per ultima, dopo che il flusso di passeggeri in uscita è terminato, si ritrova con le porte che le si chiudono sul braccio. Proprio la signora Lucia ci racconta che utilizza assiduamente la metro e che durante l’estate ci sono state scale mobili ed ascensori ferme. Ma i disagi nascono già prima di arrivare nel vagone. Nella fermata di Municipio troneggia all’ingresso un cartello che invita a munirsi di biglietti presso tabaccai o edicole, quelli che li vendono ancora. Turisti sbigottiti, tornano indietro e provvedono, altri si trovano in un deserto dove acquistare un biglietto è un miraggio…le macchinette sono sempre fuori uso o non danno resto o non accettano alcune monete. Un altro aspetto preoccupante per molti passeggeri è lo scarso controllo presente, ci si sente in pericolo soprattutto in alcune fasce orarie, ma in realtà capita anche che alle 11 del mattino alcuni ragazzi inizino a litigare in uno dei vagoni della metro in corsa da “Piazza Medaglie d’oro” a “Montedonzelli” ed ecco che, mentre alcuni passeggeri impauriti si allontanano dal gruppetto, che inizia a spintonarsi, una ragazza coraggiosa prova a invitarli a fermarsi, minacciando di chiamare la sicurezza. Un rischio per la giovane donna. Per questa volta è andata bene. Alla fermata il gruppo scende e la ragazza che si è esposta al pericolo di una reazione, ricorda ai passeggeri rimasti in vettura che un litigio in carrozza può diventare pericoloso per tutti. Il senso di pericolo resta forte anche a causa dei furti con destrezza. Portafogli o telefoni cellulari spariti, borse violate sono all’ordine del giorno. Il sistema di videosorveglianza dovrebbe aiutare ad individuare i malfattori, ma non sembra abbastanza efficace, nemmeno come deterrente. Questuanti spingono i passeggeri creando disordine, alcuni urlano in maniera molesta, tutto sotto gli occhi del turista che magari si aspetterebbe una connessione wi-fi mentre in alcune fermate, come quella di Montedonzelli, uscita via Pietro Castellino, addirittura manca il personale. Un bel regalo per i malintenzionati.
Claudia Prezioso
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