Tornare al lavoro: lo stress da rientro
di Luca Pizzonia – Psicologo Psicoterapeuta
Siete pronti a tornare al lavoro? Siete tra quelli per cui la ripresa è difficile? Molte persone si ritrovano ancora più stanche, deconcentrate e scariche di quando sono partite. In questi casi si parla di “Stress da rientro”, una vera e propria sindrome con sintomi fisici e psicologici quali: mal di testa, debolezza, stordimento, nervosismo, disturbi del sonno, calo dell’attenzione; questi segnali indicano che l’organismo sta rispondendo ad una condizione di stress.
Eh già, perché durante la vacanza ci si abitua ad un altro ritmo e il ritorno alle precedenti abitudini costituisce comunque un cambiamento; quanto più è repentino, tanto più il corpo si attiva per far fronte alla situazione. Sembrerebbe che ne soffrano sei milioni di italiani, circa uno su dieci.
Un disagio fisiologico, se non comporta particolari impedimenti, di cui non bisogna aver paura.
È necessario comunque tenere presente che la reazione sia fisica che psicologica al rientro post-vacanziero dipenderà sia da caratteristiche personali che dal tipo di lavoro che si svolge.
Se l’essere giù di tono si trasforma in malessere diffuso, nonostante non sia una patologia per la quale richiedere un trattamento, può essere utile adottare alcune strategie per prevenire o gestirlo al meglio.
Ecco i 7 consigli più diffusi:
1) prepararsi al rientro in anticipo, anche solo mentalmente e senza ansia. Ciò può aiutare in modo da affrontare la realtà per tempo. Inoltre, prendendosi qualche giorno di riposo in città, facilita il riadattarsi ai ritmi che verranno.
2) nei primi giorni di lavoro è meglio stabilire le priorità e iniziare dagli obiettivi più facilmente raggiungibili, in modo da mantenere il controllo sulle situazioni e, se davvero la mole di impegni è grande, imparate a delegare qualche compito.
3) prendetevi delle pause frequenti: almeno 15 minuti ogni paio d’ore, per far riposare gli occhi e riattivare la circolazione.
4) continuate a fare attività all’aria aperta, poiché il passaggio dalla luce solare a quella artificiale contribuisce allo stress fisico e mentale e inoltre l’attività fisica produce endorfine e contribuisce alla sensazione di benessere.
5) anche l’abbigliamento può aiutare: passare dal bermuda al vestito completo (giacca e cravatta per gli uomini e tailleur per le donne) può affaticare l’organismo.
6) curate l’alimentazione (equilibrata e regolare), evitare fumo e alcol per contrastare il tono basso dell’umore e dormire le necessarie ore di sonno.
7) provate a riattivare stati d’animo positivi: il cattivo umore ci fa ricordare eventi negativi passati mentre un umore positivo ci aiuta a recuperare più facilmente dalla memoria situazioni in cui siamo stati bene: le emozioni positive stimolano la creatività
E nell’augurarvi una buona ripresa, vi lascio con una curiosità: la terminologia anglosassone dello stress da rientro è Post-Vacation Blues, da “Blue” che significa anche tristezza, depressione. A questo significato si riallaccia anche lo stile musicale “blues”, in origine un canto di tristezza, dolore e angoscia quotidiana, diffuso tra le comunità nere americane in schiavitù.
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