STRISCE BLU, PAGANO ANCHE I RESIDENTI
Riuscire a parcheggiare, nella nostra città, è un’impresa ardua che comporta, nel migliore dei casi, uno spreco di tempo e di energie. Se poi, quando si ha la fortuna di trovare un posto sotto casa, si deve pagare la sosta nonostante il permesso per i residenti, perché si capita negli stalli a rotazione dove tutti devono pagare, il problema si amplifica.
Ciò è ancor più grave in un quartiere come il Vomero, caratterizzato da zone pedonali, shopping e passeggio. L’ obbligo di pagamento lungo alcune strade (Via Cimarosa e Via Cilea lato via Gemito, vico Acitillo), che coinvolge anche i residenti, ha dato l’impressione di una diminuzione dei posti disponibili nelle strisce blu e quindi suscitato le proteste dei cittadini. “In realtà – spiega l’assessore Marco Gaudini – non c’è stata alcuna diminuzione delle strisce blu. Gli stalli a rotazione sono già stati definiti da una delibera di consiglio comunale del 2013”. Nulla è cambiato dunque, se non la segnaletica stradale che è stata migliorata per permettere al residente di accorgersi della direttiva. Il problema potrebbe essere che prima del cambio della segnaletica venivano comminate pochissime multe lungo le strade interessate, quindi molti automobilisti vomeresi sono rimasti sorpresi nel trovare sanzioni sul cruscotto e hanno dato vita ad una mobilitazione spontanea. Inoltre, il residente che volesse informarsi sugli stalli a rotazione attraverso il sito del Comune, non troverebbe indicate le strade del quartiere coinvolte (ultimo aggiornamento dell’elenco pubblicato risale al 2016). “È una problematica che riguarda l’aggiornamento del sito del Comune – dice il consigliere comunale Nino Simeone – sarebbe utile che nelle strisce blu si desse prevalenza ai residenti”. Sicuramente il Vomero, pur essendo un quartiere residenziale paga il fatto di essere una zona molto commerciale e le zone a rotazione sono state pensate per chi, da altri quartieri, parcheggiava per fare compere. Il problema dei parcheggi al Vomero, del resto, presentava già croniche illogicità e di certo questa (almeno apparente) riduzione di posti auto non ha reso felici i residenti. A questo si aggiunge la cattiva prassi di alcuni negozianti di occupare i posti nelle vicinanze dei propri esercizi impedendo, così, al residente, e in generale al cittadino, di poter parcheggiare. Forse al cittadino vomerese non rimane che rinunciare all’automobile, una decisione che potrebbe anche considerarsi saggia se solo fosse una libera scelta e non una imposizione indiretta dettata dalle circostanze e se solo il servizio di trasporti pubblico fosse efficiente.
Riccardo Rubino
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