Strisce blu e sosta per i residenti
“Ci sono cittadini di serie A e di serie B, per la sosta nelle strisce blu i vomeresi sono cittadini di serie B”. Così Sabino Genovese, cittadino attivo e membro dell’Assoutenti Vomero, denuncia la disparità di trattamento che subiscono i napoletani a seconda della loro residenza.
“Ci sono alcuni quartieri come il Vomero – spiega Genovese – dove in tutte le strade ci sono le strisce blu: da via San Domenico a San Martino, fino a Piazza Medaglie d’oro e finanche in quelle in quelle strade lontanissime dal centro commerciale come, per esempio, via San Domenico.
Inoltre i “settori” di sosta in cui sono suddivisi i residenti del Vomero sono molto ristretti. Ad esempio il residente di via Cilea settore 5F non può parcheggiare a via Gemito – Quattro Giornate – Vanvitelli ma non può neanche parcheggiare nella stessa via Cilea nel tratto da via Gemito a Paolo Tosti. E ciò nonostante paghi regolarmente l’abbonamento per la sosta dei residenti nelle strisce blu”.
“Però poi – continua Sabino Genovese – ci sono strade di altri quartieri di Napoli dove le strisce blu non ci sono oppure dove i settori per la sosta dei residenti sono molto estesi. Ad esempio nella Municipalità dei quartieri Chiaia e Posillipo, in tutta via Manzoni ed in via Petrarca non ci sono strisce blu ed il residente, che paga lo stesso abbonamento del residente del Vomero, può parcheggiare la sua auto nella maxi zona 2D –E –F- L ed inoltre può parcheggiare da viale Gramsci-Mergellina fino al Capo di Posillipo dove inizia il settore 2N”. Analoga situazione si verifica anche in altri quartieri, come per esempio a Secondigliano, dove, pur essendoci un’alta presenza di residenti e di esercizi commerciali, ci sono molte strade in cui sono presenti solo le strisce bianche in cui il parcheggio è gratuito. “Mi domando perché ci sono queste disparità di trattamento in cui a subire sono i cittadini della V Municipalità – conclude Genovese – e se i nostri amministratori, Municipalità e Comune, decideranno un giorno di rendere l’utilizzo delle strisce blu uniforme ed uguale per tutti i cittadini napoletani”.
L’AVVOCATO ANGELO PISANI: “IL COMUNE DOVREBBE INTERVENIRE”
Sull’argomento l’avvocato Angelo Pisani, da sempre impegnato per la difesa dei contribuenti con l’associazione che presiede “Noi Consumatori”, sostiene che la disparità di trattamento non è legittima. “Non è legittimo quanto succede a Napoli – afferma Angelo Pisani – ma purtroppo da sempre nell’installazione e nello sfruttamento economico delle strisce blu, il Comune non rispetta né il Codice della strada né i diritti dei cittadini. Non c’è nessun criterio di proporzione e trasparenza sul numero di spazi – prosegue Pisani – e mentre in alcune zone, come il Vomero, si paga tanto e non ci sono spazi per i residenti, in molte altre zone della città, meno frequentate per motivi commerciali, neanche i residenti pagano per il tagliando per le strisce blu. Si tratta di una vera e propria discriminazione in danno dei cittadini. Le energie del Comune dovrebbero essere impiegate a stanare i “furbi”, quelli che non pagano esponendo tagliandi irregolari vari in primis quelli per invalidi che spesso si rivelano fasulli”. L’avvocato Pisani è un fiume in piena. “Come se non bastasse – spiega – non c’è alcun servizio né tantomeno la custodia dei veicoli per non parlare del fatto che non si fa nulla per debellare la presenza dei parcheggiatori abusivi che in alcune zone sono i veri gestori della sosta. Il Comune, anziché regolare la sosta, dà un esempio di cattiva amministrazione e a farne le spese sono sempre i cittadini che mi auguro prima o poi vogliano alzare la testa e fare una vera e propria rivolta civile denunziando tutto questo alla magistratura”. Infine, un esempio paradossale. “Al Vomero – afferma Angelo Pisani – c’è lo scandalo di viale Raffaello, strada ridotta a “parco dell’amore”, dove ci sono le strisce blu fin sopra alla campagna e dove nessuno paga per la sosta, tranne i residenti che però sono abbandonati al loro destino, devono subire la presenza di auto con coppiette che si appartano occupando le strisce blu e sono anche senza un servizio di trasporto pubblico”.
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