Non tutti sanno che, a pochi passi da via Cilea, sorge una piccola città. Si tratta della Chiesa di Santa Maria della Libera, la quale si impegna, ogni giorno, in obiettivi assistenziali, caritatevoli, ma anche di intrattenimento per grandi e piccini.
Si pensi all’Università della Terza Età, realizzata da docenti in pensione, i quali impartiscono lezioni di varie materie ai più anziani. O anche al Circolo dell’Amicizia, grazie al quale i non più giovanissimi vengono impiegati, sotto la guida di un volontario, in svariate attività di gruppo. Queste vanno dalle riunioni di dibattito sui passi del Vangelo e l’adorazione eucaristica, fino alla programmazione di veri pellegrinaggi. Negli ultimi anni, ai parrocchiani è stata offerta la possibilità di visitare il santuario di Lourdes e quello di Medjugorje; e, da qualche anno, è prevista tra le tappe anche la Palestina. La Chiesa si dedica con altrettanta cura anche alle attività caritatevoli. Lo sportello della Caritas funge da vero centro di collocamento, fornendo garanzie sul lavoratore a chi si rivolge alla parrocchia per la ricerca di una determinata figura professionale. Oltre alle visite mediche gratuite e alla distribuzione mensile di pacchi di alimentari, il parroco ha altresì disposto la realizzazione di un Market della Solidarietà. Le famiglie più bisognose possono recarsi in un sito della Chiesa per rifornirsi degli alimenti che preferiscono, appositamente esposti sugli scaffali. Lo stesso dicasi per l’abbigliamento: in un locale parrocchiale, munito di specchio, si può scegliere ciò che occorre tra gli indumenti donati, suddivisi per settori come in un vero negozio. La sarta parrocchiale provvede, inoltre, alla realizzazione degli abiti per le comunioni. E per i ragazzi? Corsi di teatro, di ginnastica, di danza, lezioni di pilates, di pittura e di disegno.
Il motore di tutto questo? La convinzione che la vita spirituale non si esaurisca nella recitazione di una preghiera; che il suo senso stia tutto nella solidarietà e nel rispetto della dignità umana. Un messaggio da osservare che si creda o meno.
CHIARA PIZI

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