Smart city a portata di lampione
Oggi per i Comuni ci sono grandi potenzialità per poter investire e risparmiare con l’ illuminazione.
Nell’ambito del progetto urbano l’illuminazione assume un ruolo fondamentale, questo perché è in grado di esaltare e rendere evidenti aspetti fondamentali di un ambiente, di un edificio, di una strada, etc. Inoltre è uno strumento in grado di cambiare totalmente lo scenario di edifici e piazze, senza andare ad alterarne le forme, donando un‘immagine in grado di far capire come si può trasformare un luogo di notte rispetto a quello che si vive durante le ore diurne.
Per diversi anni l’illuminazione urbana è stata considerata come uno strumento di semplice funzionalità, in grado di garantire esclusivamente sicurezza e orientamento per i cittadini. Oggi essa deve intervenire nell’ambiente urbano in modo tale da diventare l’artefice di un’identità culturale e dell’interazione sociale. L’importanza di ottenere un “know‐how” in questo campo è fondamentale per avere una profonda conoscenza tecnica e progettuale.
L’Italia, dopo la Spagna, è il Paese più sprecone d’Europa per illuminazione pubblica, con un miliardo di spesa contro 220 milioni nel Regno Unito e 330 in Germania. Tanto che il suo appello a spegnere la luce è piaciuto al Governo, che l’ha inserito nella legge di stabilità.
Il recente decreto del Consiglio dei Ministri del 4 Aprile scorso ha posto l’efficientamento energetico nella Pubblica Amministrazione al centro degli interventi in recepimento della direttiva 2012/27/UE
La Comunità Europea adottando gli obiettivi 20-20-20, poi rilanciati dal pacchetto clima al 2030 e approvato a Gennaio 2014, punta ad una riduzione del 40% dell’emissione dei gas serra attraverso l’adozione di politiche di efficienza energetica e produzione da fonti rinnovabili.
Nell’immediato risparmieremo senza investire. Nel lungo periodo, però, bisogna puntare su tecnologie innovative, come i led. Con un sogno di sviluppo industriale: rendere l’Italia esportatrice di sistemi elettronici per l’illuminazione pubblica.
Tale sistema integra erogazione di servizi innovativi e risparmio energetico nell’illuminazione pubblica. Il dispositivo si inserisce agevolmente nell’armatura del lampione o, in alternativa, nel palo. Ciascun lampione così attrezzato diventa un nodo di rete wireless che contribuisce a formare una più vasta e capillare rete radio a disposizione degli enti locali. Grazie alla centralina, ciascun punto luce è pilotabile e sorvegliabile da un’unica cabina di regia, che opera le opportune regolazioni di intensità luminosa. La telegestione permette anche di razionalizzare la manutenzione del patrimonio illuminotecnico, telediagnosticando guasti e pianificando meglio gli interventi. Parliamo di city sensing, cioè di quel monitoraggio ambientale distribuito di cui le città del futuro non potranno fare a meno.
Smart city a portata di lampione: sensorizzazione del territorio urbano.
Tale Palo una volta installato, è in tutto e per tutto un routing node di una rete wireless di sensori. Questo significa che, oltre ad interconnettere i lampioni fra loro e a renderli telegestibili da un’unico centro di controllo, è possibile dar luogo a comunicazioni con piccoli sensori “al suolo” (anche alimentati a batteria), i quali inoltreranno il risultato delle loro analisi al lampione più vicino. Sarà quest’ultimo, poi, ad occuparsi di instradare le informazioni ricevute al centro remoto di elaborazione, il quale li aggregherà ed elaborerà in base alle esigenze.
Apre quindi nuovi scenari di telemonitoraggio distribuito e capillare, nonché di automazione spinta, per una “smart city” più efficace!
I pali della luce diventano intelligenti e multifunzione, offrendo ai cittadini tante nuove possibilità, come connettersi alla rete in modalità wi-fi, ricaricare le batterie della auto elettriche e tanto altro ,per avere una città sempre più ‘smart’ e tecnologica.
I pali della luce diverranno veri e propri smart lighting, saranno inoltre dotati di servizi di sistemi di videosorveglianza con telecamere statiche e/o dinamiche in grado di gestire le immagini in diretta e di archiviarle su memoria locale o remota.
Con tutto ciò sarà anche più facile garantire maggior sicurezza ai cittadini.
Gli stessi dispositivi potranno essere predisposti per il controllo del traffico veicolare e grazie al wi-fi sarà possibile garantire una copertura internet veloce.
I pali potranno anche ospitare colonnine di ricarica per veicoli elettrici e sensori per il monitoraggio ambientale e meteorologico. Infine potranno essere un utile supporto per pannelli a messaggio variabile per fornire informazioni sul traffico e meteo, la presenza di cantieri, incidenti. Con il telecontrollo in remoto, infine, si potrà ottenere un significativo risparmio dei costi di manutenzione della rete.
Questo è solo un primo passo per arrivare a città sempre più smart .
E’ importate che tra i Comuni e le Società ,che producono tale sistema ,vi sia grande sinergia su questo tema che punta ad avere servizi più efficienti, all’avanguardia e meno costosi per i cittadini e per le amministrazioni, affinché infrastrutture e tecnologia procedano di pari passo, perché un ambiente più pulito passa anche da un migliore gestione delle risorse.
Cambiare Napoli si può……….
a cura di Mariagrazia Vitelli
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