Si ride, si canta: tutti pazzi per “Song ‘e Napule”
di Manuela Ragucci
E’ uscito il 17 aprile ma il successo che sta ottenendo è talmente travolgente che si parla già di fenomeno. Si tratta di “Song ‘e Napule”, la commedia dei Manetti Bros, il film più amato al festival di Roma interamente girato a Napoli. Inseguimenti tra curve e vicoli, scontri a fuoco ma anche l’alleggerimento comico delle raccomandazioni e furbizie all’italiana, della contaminazione con impercettibili e ironici effetti digitali, dello snobismo progressista della musica colta contro quella più pop dei neomelodici partenopei: questi gli ingredienti di un film che, grazie al passaparola, sta spopolando in tutte le sale italiane. Il soggetto, che è firmato dall’attore vomerese Giampaolo Morelli (alias il celebre Ispettore Coliandro), racconta dello smascheramento di un latitante capo camorrista grazie al poliziotto infiltrato (Alessandro Roja), ‘pianista’ raffinato e raccomandato dal Questore, diventato tastierista nella band del neomelodico Lollo Love (lo stesso Morelli), che andrà a suonare proprio al matrimonio dove il boss è invitato. Un film divertente e ironico che presenta una Napoli vera, vivace, verace, molto credibile, non oleografica ma con una fotografia che mostra scorci mozzafiato, in cui la vera protagonista è la musica con un esperimento ben riuscito in cui gli attori cantano e i cantanti recitano. Infatti nel cast del film oltre a nomi come Carlo Buccirosso, Serena Rossi, Antonio Pennarella, ci sono cantanti e musicisti come Franco Ricciardi, Ivan Granatino, Antonio Buonomo, Peppe Servillo e Ciccio Merolla. E la vera sorpresa sono proprio i garbati musicisti Peppe Servillo e Ciccio Merolla che nella pellicola interpretano il ruolo dei cattivi. Peppe Servillo, leader degli Avion Travel veste i panni di un potentissimo boss, superlatitante, capo indiscusso di tutti i clan, dall’aspetto innocuo e signorile che nasconde la sua vera natura di feroce assassino. Ciccio Merolla, percussionista, rapper e musicista, noto, oltre che per le proprie composizioni, per i testi sempre intensi, intrisi di rabbia popolare e di denuncia e per le collaborazioni eccellenti che, ultimamente propone nei teatri un concerto dal sapore mistico che conduce il pubblico in atmosfere magiche, proprio qui nella pellicola interpreta il ruolo dello spacciatore senza scrupoli che massacra il povero Antonio Pennarella. Merolla, tra l’altro, sul suo braccio ha un tatuaggio proprio con i caratteri “Song ‘e Napule” che è anche il titolo di un suo noto brano. In “Song ‘e Napule” si stravolge il connubio fra Napoli e la malavita con l’irriverenza e l’ironia, svelando le quinte di una città diversa da quella portata negli ultimi tempi al centro dell’attenzione, violenta e con il marchio indelebile e onnipresente della camorra. Dopo aver visto il film non si può che diventare “cuoricine e cuoricini” ovvero fans di Lollo Love (Giampaolo Morelli) : provare per credere!
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