Settembre è arrivato Sì ai nuovi progetti, ma senza strafare
EDITORIALE DI ALESSANDRO MIGLIACCIO
“Settembre poi verrà” cantava Peppino Gagliardi in una delle più belle canzoni italiane. E settembre è arrivato. L’estate è finita ed è tempo di rimboccarsi le maniche e tornare al lavoro e alle faccende quotidiane. Tutti decisi a dare una svolta alla propria vita, a portare avanti progetti nuovi, ad assumere abitudini e comportamenti più salutari e ad essere migliori rispetto a prima. Bene, ma vale la pena considerare un insegnamento che viene anche dalle olimpiadi di Rio de Janeiro, terminate da poche settimane. I “Giochi” hanno mostrato ancora una volta una regola base per gli sportivi: quando un atleta inizia una corsa ha più probabilità di stancarsi prima degli altri se parte a tutta birra. Chi vuole strafare, spesso, sciupa presto le energie e finisce per non raggiungere i propri obiettivi.
E’ il caso di chi, tornato dalle vacanze, mette in fila una serie di progetti e di sfide personali da vincere caricando, in un solo momento, le sue giornate di troppe cose da fare, di troppe imposizioni e di troppe novità. Così, facendo, ben presto le doverizzazioni spengono l’entusiasmo iniziale ed il rischio è di mollare gli obiettivi e tornare al punto di partenza. La cosa migliore da fare è prendersi qualche giorno ancora per riflettere, respirare a pieni polmoni, regalarsi ancora un po’ di relax mentale. E, soprattutto, pianificare il proprio successo e le sfide da vincere attraverso dei piccoli passi. Magari introducendo una novità alla settimana. Iscriversi in palestra, mettersi a dieta, frequentare un corso nuovo, imparare una lingua, portare avanti un nuovo progetto di lavoro: sono tutti obiettivi perseguibili e raggiungibili. Ma solo se organizzati in modo realistico e tale da non sovraccaricare il nostro cervello ed il nostro fisico in un solo momento. Dunque, non tutto insieme, ma poco alla volta. E’ così che i progetti nuovi o i progetti di una vita nuova possono essere raggiunti. Peppino Gagliardi cantava: “Settembre poi verrà ma senza sole”. Questo, però, dipende solo da voi.
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