I SEGNALI CHE NESSUNO RISPETTA
Alcuni cartelli devono essere rimossi perché erano temporanei
Avete mai provato a sostenere una velocita massima di 10km orari? Se la risposta è no, basta rispettare la segnaletica a corso Vittorio Emanuele o a via Suarez in ambo i sensi. In quelle zone, infatti, non è difficile imbattersi in segnali stradali che indicano tale limite di velocità, difficile da capire. Perché sarebbe giustificato magari in una zona ad alto passaggio di persone o molto stretta. Questi non sono gli unici segnali che rappresentano delle ipotesi controverse. Non è raro, per un automobilista abbastanza attento, notare segnali stradali che in pochi rispettano o perché apparentemente illogici o per negligenza e imprudenza. Abitudini sbagliate, perché i segnali devono sempre essere rispettati, ma, col tempo, sono nate delle vere e proprie consuetudini contro il codice della strada. “Potrebbe essere stata una dimenticanza nel toglierli – ci spiega Nino Simeone, consigliere del Comune di Napoli -, alcuni cartelli stradali, infatti, indicano un limite di massimo 10 Km orari perché in quelle zone c’erano dei lavori in corso per lungo tempo e si volevano evitare incidenti”. Quindi si può trattare di una dimenticanza, anche perchè quei cartelli possono essere interpretati come: “camminare a passo d’uomo”. Oggi come oggi, quella segnaletica ha perso di credibilità. Non si sa quando, ma andranno disinstallati poiché non attuali. Ma non si tratta solo di limiti di velocità forse non attuali ma anche divieti d’accesso, precedenze, divieti di sosta che in pochi rispettano nonostante la loro legittimità. Capita infatti che anche chi abitualmente è ligio si adegui alle cattive consuetudini.
Via Francesco Verrotti (che collega via Orsi a via Menzinger) è un esempio: un divieto d’accesso sul lato di via Orsi che tutti o quasi disattendono. Sono 10 o 15 metri di divieto facilmente percorribili che inducono anche chi con diritto proviene dalla carreggiata opposta a tenere la destra per permettere l’irregolarità. Via Pietro Castellino, invece, presenta alla sua destra dei divieti di sosta, ma le auto che sono parcheggiate regolarmente sulle strisce blu sono circa una su dieci.
La strada più emblematica da questo punto di vista rimane, però, via Salvator Rosa dove da anni c’è un transito quotidiano del traffico irregolare per chi proviene dal Museo e deve salire al Vomero. L’obbligo d’accesso in realtà costringerebbe gli automobilisti a salire per via Renato Imbriani lasciando Salvator Rosa al solo passaggio dei mezzi pubblici. Nulla di ciò avviene. Che dire? Non è raro trovare anche in altre metropoli automobilisti che non rispettano il codice della strada, ma Napoli è probabilmente una delle poche città dove l’infrazione diventa, alle volte, quasi la regola.
Riccardo Rubino
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