Scoperta una molecola per la lotta ai tumori pediatrici
Un successo della medicina firmato dal binomio Ceinge e Santobono
Buone notizie giungono dall’ospedale Santobono di Napoli e dal Ceinge (Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie Avanzate): è stata finalmente trovata una molecola per combattere un tumore pediatrico maligno del cervelletto.
Si tratta del medulloblastoma gruppo 3, un tipo di tumore pediatrico per il quale, ad oggi, le terapie disponibili garantiscono solo una piccolissima percentuale di guarigione. Per raggiungere questo importante risultato è stato necessario il lavoro di ricerca da parte dell’equipe guidata dal professore Massimo Zollo, docente di genetica presso l’Università Federico II di Napoli e Principal Investigator del Ceinge, coadiuvato da numerose figure professionali. Si tratta di un successo tutto napoletano.
Gli studi svolti dal Ceinge sono avvenuti, infatti, su cellule tumorali prelevate durante interventi neurochirurgici effettuati dal team di neurochirurgia dell’Ospedale Santobono diretto dal dottore Giuseppe Cinalli, messe in coltura e poi impiantate in cavie nei laboratori del Ceinge dall’equipe diretta dal professore Zollo. L’Oncologa Lucia Quaglietta seguiva i pazienti dal punto di vista clinico dopo l’intervento mentre dottoressa Vittoria Donofrio curava l’aspetto patologico.
Ma è lungo l’elenco dei partecipanti alla scoperta della nuova molecola sperimentata che è in grado di fermare la crescita tumorale ed addirittura indurre la regressione della crescita.
La molecola è stata per ora provata su modelli murini ed è risultata efficace e senza controindicazioni. Per poter essere utilizzata nei bambini serve ora avviare gli studi di tossicità e farmacodinamica nell’uomo. Ha, infatti, spiegato il dottore Cinalli che questa molecola va ora testata attraverso una precisa procedura prevista dal Ministero della Salute: “Al momento ci sono tutti i presupposti scientifici per andare avanti. Stiamo studiando il protocollo clinico e scientifico da proporre al Ministero per avviare la sperimentazione su due tipi di animali e quindi procedere su un campione di pazienti che, informati, diano il consenso all’avvio della terapia. La sperimentazione – ha continuato Cinalli – dovrebbe avvenire presso l’ospedale Santobono–Pausilipon”. Considerata l’importanza del risultato raggiunto, il professore Zollo ha ritenuto utile condividere con la comunità scientifica la scoperta non brevettando la molecola. Tale ultimo aspetto, ha chiarito Cinalli, dovrebbe costituire fattore determinante per arrivare, nel minor tempo possibile, alla realizzazione del relativo farmaco.
Claudia Prezioso
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.