Via San Domenico la navetta fantasma
Ad Amsterdam ci sono mezzi pubblici come tram e pullman che passano ogni 5 minuti di orologio a qualunque fermata e che, ovunque tu sia, ti collegano al resto della città in tempi molto brevi. Nelle metro di Londra ci sono treni che passano ogni 3/4 minuti al massimo, con una precisione… “svizzera”! Ciò permette a tutti di poter fare completo affidamento sui servizi pubblici per rispettare i propri impegni quotidiani con tranquillità e puntualità. Perchè invece a Napoli è tutto così approssimativo? Dei tanti esempi che si potrebbero fare di questi tempi, vorremmo portare all’attenzione dei lettori il caso del pullman C36, anche detta “La navetta fantasma” dagli abitanti di via San Domenico, che in teoria dovrebbe collegare la zona al resto del Vomero, ma che in pratica, per usare un eufemismo, ottempera appena parzialmente al suo compito. Per una via di oltre un kilometro, a metà tra il quartiere Vomero e Soccavo, il C36 dovrebbe essere un riferimento per le migliaia e migliaia di persone residenti qui, invece è più che altro una leggenda, un essere mitologico di cui pochi possono raccontare. L’Assessore alla Mobilità – Anna Donati – all’inizio di Marzo ha rivisto e modificato il percorso condotto dal minibus in questione, permettendone nuovamente il transito sul ponte di via Cilea (alla luce delle necessarie verifiche alla stabilità del ponte effettuate dai tecnici), provando così a garantirne la cadenza ogni 15/18 minuti nei giorni feriali, 20 minuti nei giorni festivi. Ma la realtà è che dopo quasi un mese possiamo dire che non si vede neanche la metà delle 80 corse giornaliere prestabilite, il C36 dalle parti di via San Domenico si vede circa tre volte in mezza giornata se tutto va bene, e quelle poche persone che sono così fortunate da incrociarlo si ritrovano davanti un pullman praticamente strapieno visti i 30 posti totali scarsi di cui appena 10 a sedere, che vengono quasi completamente occupati durante lo stazionamento a piazza Vanvitelli di mezz’ora abbondante. E se la navetta dovesse rimanere bloccata nel traffico delle ore di punta del Vomero? Beh, in quel caso potete anche abbandonare ogni speranza di poterne usufruire se volete essere puntuali. Il risultato di tutto ciò? Ogni giorno percorrendo via San Domenico non si può far a meno di notare l’innumerevole quantità di persone, costretta a percorrere a piedi una quasi interminabile salita con una pendenza media di circa il 6%, che mette a dura prova la forza di numerosi anziani, e più in generale le capacità fisiche di chiunque non faccia del cardio uno stile di vita. Tutto questo si ripercuote in maniera non indifferente sui tempi che un qualsiasi soggetto, residente in questa zona e dipendente dai mezzi pubblici, calcola e impega per andare da un punto A ad un punto B, a partire dai numerosi studenti dei principali licei del Vomero che a prima mattina, dovranno scegliere se affidarsi alla fortuna e provare a incrociare il C36 – consapevoli che 8 volte su 10 arriveranno tardi a scuola- o incamminarsi con un sostanzioso anticipo che magari permetterà loro di essere puntuali, ma che li vedrà entrare in sede come se fossero appena usciti da due ore di palestra.
GIANLUCA DOMESTICO
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