Rotonda della Legalità: l’opera mai installata
Era il luglio del 2015 quando la rotonda di via Caldieri venne scelta per ospitare il monumento dedicato al giornalista Giancarlo Siani, un’opera ardita comprendente la sua Citroën Mehari. A quasi un anno e mezzo da allora non c’è ancora nessuna traccia né dell’automobile, né tantomeno di una qualunque struttura che ne lasci presagire l’apparizione nell’immediato futuro. Già dodici mesi or sono Vomero Magazine si interessò alla vicenda, chiedendo alle autorità il perché della mancata realizzazione del progetto della Rotonda della Legalità, e l’allora presidente della Quinta Municipalità Mario Coppeto spiegò che il problema era di natura squisitamente tecnica, ribadendo la centralità dell’omaggio a Giancarlo Siani, Salvatore Buglione e Silvia Ruotolo nell’agenda del quartiere. Tuttavia, il 2017 è già qui e la vexata quaestio rimane, anche se questa volta sembrerebbe che il tutto sia fermo per mancanza dell’ultimo documento necessario, l’ennesimo intoppo della gigantesca macchina burocratica italiana.
Il vocabolario online Treccani definisce il monumento come “Segno che fu posto e rimane a ricordo di una persona o di un avvenimento” e in senso lato “qualunque opera d’arte, spec. d’architettura o di scultura, che per il suo pregio d’arte e di storia, o per il suo significato, abbia speciale valore culturale, artistico, morale e sim.” Se a queste definizioni aggiungiamo quella di Tomaso Montanari, che descrive i monumenti come “concentrati potentissimi di storia ed identità”, appare evidente come la realizzazione del progetto non sia più procrastinabile, nell’ambito di un territorio come quello collinare che continua, con forza, a ribadire il suo «No!» alla criminalità organizzata, facendosi portavoce di quei valori per i quali il giovane cronista del Mattino pagò con la vita. È altrettanto doveroso ricordare che, nel frattempo, è stato realizzato in via Vincenzo Romaniello un pregevole murale per ricordare Giancarlo Siani, tuttavia al di là di questo doveroso omaggio, la realizzazione del monumento della Rotonda non può assolutamente passare in secondo piano, o, addirittura, finire con l’essere dimenticato. Un tema come quello della Legalità, troppo importante per gli abitanti del quartiere, non può in alcun modo essere tenuto in scacco dalle lungaggini di una burocrazia gargantuesca, che non tiene conto né dei sentimenti, né del denaro pubblico. Vomero Magazine continuerà a seguire l’evolversi della vicenda, con l’auspicio che il monumento possa essere edificato, e accogliere chi arriva al Vomero, con la stessa sollecitudine con cui sono stati realizzati alberi di Natale di dubbio gusto che salutano chi arriva dal mare.
Gabriele Basile
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