RISPETTO PER I REDUCI
Preg.ma Redazione,
sono Ernesto Greco classe 1919 “L’eroico marinaio vomerese che rifiutò la pensione di guerra” è il titolo di un vostro eccellente articolo, di qualche anno fa, a me dedicato (già siete in possesso di documentazione, diplomi, attestati e onorificenze a me dedicati) chiedo a questo punto un vs aiuto/ intervento affinché i reduci di guerra pluridecorati e ultra 95enni (ne siamo rimasti in pochi) vengano rispettati e non parcheggiati nel dimenticatoio. A noi basta un semplice saluto, un invio ad persona di auguri dalle autorità civili e soprattutto militari. Dal capo dello stato sarebbe chiedere troppo, dal Prefetto idem, dal sindaco, dagli assessori etc idem. Lo stesso dicasi per gli Ammiragli, per i delegati ANMI nazionali e regionali, per la Presidenza ANMI nazionale.
Quando c’è una manifestazione Nazionale i vertici politici e militari passano in rassegna le truppe e poi le associazioni d’arma, che da ore, in piedi, presenziano alla cerimonia. Mai che nessuno di loro si sia mai fermato a stringere la mano a qualcuno di noi, non sanno neanche chi siamo e come ci chiamiamo. Lo so, sarebbe per loro troppo onore, non si rendono neanche conto che se si trovano al posto che occupano, lo devono anche a noi reduci, che sacrificando, la propria gioventù e tantiss mi la propria vita hanno contribuito a rendere la nostra Patria Libera e Democratica. Oggi, con i computer ci vuole un attimo per estrapolare i reduci pluridecorati ultra 95enni e creare un archivio con nome e cognome di ognuno di noi. Non chiediamo soldi, né onori, né gloria, tutto ciò lo lasciamo a loro, noi chiediamo solo rispetto!
Mi sento don Chisciotte contro i mulini a vento. Per noi è importante sapere che qualcuno si ricordi ancora di noi. Scusate lo sfogo.
Ernesto Greco
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