Ripulito il parco dell’ex Gasometro
I lavori, più volte interrotti, non sono conclusi
Un polmone verde del Vomero si estende tra Viale Raffaello e salita Cacciottoli, chiuso al pubblico e terreno di lavori ormai da anni. Stiamo parlando dell’ex parco del Gasometro, una superficie di 14.000 ettari destinata alla realizzazione di un’area pubblica non ancora conclusa. Durante il mese di agosto l’area è stata ripulita: dopo oltre cinque mesi dall’interruzione dei lavori era necessario un intervento di pulizia per questioni igienico-sanitarie e di sicurezza. Si presentava, infatti, il pericolo che la vegetazione della zona, ormai seccata dalla calura estiva e divenuta sterpaglia, potesse incendiarsi come già avvenuto in passato. L’intervento è stato indispensabile anche per la futura e rapida ripresa dei lavori che dovrebbero portare alla conclusione definitiva del parco intitolato, secondo una procedura fatta anni fa, a Carmine Minopoli. Un’opera che dura ormai da anni e che sembra non aver fine. La prima delibera risale alla fine degli anni ’90, mentre quella definitiva di stanziamento delle risorse che ha dato il consenso finale alla realizzazione del primo parco agricolo didattico della città, è datata 2008.
Oggi, nel 2020, il parco è ancora in fase di realizzazione. È stato quindi un percorso molto travagliato, ostacolato da molteplici fattori: il fallimento della ditta originariamente incaricata, la ricerca di nuovi responsabili dei lavori, i ricorsi fatti dal vecchio proprietario del suolo che è stato espropriato. L’ultima interruzione dei lavori risale a qualche mese fa ed è stata dovuta a problemi di carattere burocratico in merito agli ultimi interventi da effettuare. Infine, la situazione Covid19 non solo ha bloccato i lavori e gli interventi manutentivi, ma ha rallentato anche l’operato di tutte le pubbliche amministrazioni. Le continue interruzioni hanno poi comportato aggravio dei costi: è stato speso denaro pubblico per effettuare gran parte degli interventi. Alcuni di questi, soprattutto quelli di pulizia e manutenzione, se i lavori non riprendessero in tempi brevi, potrebbero risultare inutili. La loro ripresa, trattandosi di un’area all’aperto, dipenderà anche dalla possibilità di operare in condizioni meteorologiche favorevoli.
“Purtroppo la burocrazia e i problemi che molte volte non derivano neanche dall’amministrazione comunale hanno fatto sì che questo progetto avesse troppe interruzioni ed intoppi, ma non demorderemo finché non vedremo il parco realizzato. Questo è un obiettivo che ci siamo prefissati e che abbiamo garantito e promesso ai cittadini”. Ha affermato Marco Gaudini, Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Napoli. L’intento è terminare il progetto entro questa consigliatura.
“Mantenere le risorse economiche in bilancio è stata sempre una battaglia dura. Il Comune, alle volte, si trova a distogliere le risorse per i progetti che sono momentaneamente in stallo per veicolarle verso altri progetti più pronti. Mi auguro che anche questa volta si riprenda in fretta e che si porti a conclusione questo progetto perché la cittadinanza è molto scoraggiata dalle continue interruzioni dei lavori. È un’opera pubblica importante per la quale sono stati investite centinaia di migliaia di euro e, quindi, deve essere portata a compimento, altrimenti sarà una sconfitta su tutti i fronti. Sono convinto che con l’impegno di tutti si potrà chiudere questa partita e realizzare questa importante opera”.
Laura d’Avossa
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