Riapre Città della Scienza…ricominciamo col cervello
Presenti in 5.000, bambini e adulti, tra i padiglioni e i corridoi gremiti di giocolieri, musicisti, performer laboratori e dimostrazioni scientifiche che hanno riportato la vita negli spazi di Città della Scienza. E si riparte dal Cervello, svelandone segreti, funzioni e modelli. A tutto questo è dedicata la mostra interattiva che dal 7 novembre ha riaperto le attività di Città della Scienza con la XXVII edizione di Futuro Remoto, tra incontri, seminari e studiosi di tutta Italia e del mondo. Ed è proprio dal cervello che bisognerebbe ripartire per evitare, a quella mano criminale, che lo scorso 4 marzo ha tentato, senza riuscirvi, di distruggere una parte del cuore pulsante di questa città. Dalla ragione e dal sentimento di un popolo, che indignato, ha dimostrato di esserci: 400.00 tra cittadini, scuole, associazioni, aziende, enti pubblici e privati, che con piccole donazioni, hanno permesso il miracolo napoletano. Lì dove divampavano le fiamme, negli spazi del cosiddetto lotto zero, sorge il nuovo Science Center, 3.000 metri quadrati coperti, con mostre, eventi, il teatro Galilei 104, i servizi di ristoro e la tendo struttura che conterrà la sezione “Facciamo un Esperimento”. “Certo avemmo, nelle ore seguenti l’incendio, la tentazione di chiudere lì quell’esperienza – ammette Vincenzo Lipardi, consigliere delegato della Fondazione Idis – poi la risposta della città e del Paese e dell’Europa ci hanno convinto ad andare avanti”. Ed è doveroso andare avanti, per ridare speranza a tutti i dipendenti della struttura, attualmente in cassa integrazione, e a tutti i giovani in cui è grandissimo il desiderio di conoscenza. La divulgazione è la grande scommessa del futuro. Ed è su questa che bisogna puntare, come ha saputo fare Vittorio Silvestrini, presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza che afferma – “In questo momento sulla questione della ricostruzione ci sono molte limature da effettuare”. Si dovranno fare le gare d’appalto, perfezionare gli atti. Ma la presenza di tutte queste persone ci fa ben sperare e pensare che dobbiamo andare avanti collaborando con le istituzioni”.
di Valeria Aiello
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