molti lettori ci chiedono informazioni su chi deve pagare l’Imu? Quando scadono i termini per il pagamento? Chi ha diritto a un’agevolazione fiscale? Come si calcola l’Imu?
Ecco le risposte. L’Imu è un’imposta municipale sugli immobili, che ha sostituito in parte l’Irpef (imposta Reddito delle Persone Fisiche) per quanto riguarda la parte applicata ai redditi immobiliari, esclusi quelli da locazione, e la vecchia Ici
Chi deve pagare l’Imu? Il pagamento dell’Imu è previsto, per l’anno 2016, soltanto per i proprietari di prime case di lusso e per i proprietari di immobili diversi dalla prima casa. Chi possiede un solo immobile, adibito a abitazione principale, non dovrà pagare l’Imu sulla prima casa; sono esenti dall’Imu anche i proprietari di terreni agricoli e i fabbricati rurali a uso agricolo o che si trovano in zone montane o parzialmente montane.
Qual è la scadenza Imu 2016? La scadenza è fissata il 16 Giugno 2016, mentre il pagamento della seconda rata Imu deve avvenire entro il 16 Dicembre 2016; chi vuole può scegliere di pagare anche tutto l’importo Imu in un’unica soluzione alla scadenza del 16 Giugno.
Cosa succede se pago l’Imu in ritardo? Pagare l’Imu 2016 con ritardo è possibile e non troppo dispendioso: secondo i principi del ravvedimento operoso, per chi paga entro il 14° giorno viene applicata una mora dello 0,2% in più per ogni giorno di ritardo; dal 15° al 30° giorno il tasso dimora sale 3% fisso, mentre dal 31° al 90° giorno sale al 3,33% fisso. La mora per il mancato pagamento dell’Imu sale al 3,75% dopo il 31° giorno, per arrivare al 4,29% dopo un anno e al 5% dopo 2 anni.
Come si calcola l’Imu? Calcolare l’Imu è molto semplice, ma bisogna avere alcune informazioni.
Ecco la procedura: Conoscere la rendita catastale dell’immobile, rivalutare la rendita del 5% e moltiplicarla per il coefficiente dell’immobile, moltiplicare ancora il risultato per le aliquote del Comune di riferimento. Per conoscere la rendita catastale dell’immobile ai fini del pagamento dell’Imu ci si può recare presso l’agenzia del catasto più vicina, oppure calcolare la rendita catastale online, con il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate, ma solo se si è in possesso di alcuni dati catastali, che possono essere facilmente reperiti sul rogito, cioè sul contratto di compravendita dell’immobile: comune , sezione, foglio, particella. Inoltre serve il codice fiscale del proprietario dell’immobile e la provincia di ubicazione. I coefficienti sono quattro, e si attribuiscono a diversi tipi di immobili.
Vediamo in che modo:
• Coefficiente 160: per i fabbricati di gruppo A, C/2, , C/6, C/7.
• Coefficiente 140: per i fabbricati di categoria B, C/3, C/4.
• Coefficiente 80: per fabbricati di categoria D/5 e A/10.
• Coefficiente 65: per i fabbricati di categoria D e C/1.
Le aliquote IMU dei comuni
L’Imu è una tassa municipale, quindi ogni comune fissa una certa aliquota che determinerà poi, in base al calcolo che abbiamo visto, l’importo da pagare. Per conoscere le aliquote Imu applicate da ciascun comune si può visitare il sito di riferimento o gli sportelli informativi dedicati all’argomento.

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