Quelli che aspettano… la Rotonda Siani
Lo scorso 23 settembre sono trascorsi 30 anni esatti dalla morte di Giancarlo Siani, ma il suo ricordo è sempre vivo tra gli abitanti del Vomero, così come in tutti coloro che credono che esista un’alternativa, che sia possibile dire di no ed evitare di piegarsi a certe logiche.
Per questa ragione, la cosiddetta Rotonda della Legalità, era stata scelta per ospitare un monumento, comprendente la Citroën Mehari del giovane giornalista, dedicato alle vittime della criminalità organizzata. Vomero Magazine aveva salutato la notizia con entusiasmo lo scorso luglio, tuttavia a più di tre mesi dalla data indicata per il completamento del progetto, la rotonda è ancora disadorna. Considerata l’importanza dell’installazione, vero e proprio simbolo della legalità e della volontà di cambiamento del quartiere, viene spontaneo domandarsi come mai l’auto di Siani non faccia ancora bella mostra di sé, accogliendo col suo messaggio di speranza coloro che provengono dalla tangenziale.
Anche i residenti hanno confessato il loro stupore, ammettendo di non sapere il perché della mancata inaugurazione del monumento; ciascuno di essi ha addotto la propria teoria, tuttavia nel mare magnum di ipotesi più o meno verificabili, ci siamo rivolti al Presidente della Quinta Municipalità Mario Coppeto, per fare chiarezza sulla vicenda.
Dopo aver ribadito l’importanza della rotonda per la cittadinanza e per la Municipalità, Coppeto ha sottolineato come il problema non riguardi le risorse, ma sia di natura prettamente tecnica, poiché «mancano ancora una serie di dati tecnici necessari all’ancoraggio della struttura, sui quali sta lavorando il Servizio Infrastrutture.» La volontà del sindaco e delle istituzioni di vedere al più presto allocata la struttura si accorda a quella degli artisti vincitori della gara e soprattutto a quella dei cittadini. Sara, giovane ingegnere di via Caldieri ora trasferitasi a Torino ha dichiarato:«L’ultima volta che sono tornata a Napoli si faceva un gran parlare del monumento, e confesso di essere rimasta sorpresa dal non vederlo ancora al suo posto in occasione del Natale.» Al di là delle tempistiche e degli inevitabili problemi di natura tecnica che possono presentarsi in occasione di simili opere, il doveroso omaggio a Giancarlo Siani (nonché a Salvatore Buglione e Silvia Ruotolo) rimane una priorità all’interno della Quinta Municipalità, come testimoniano le parole di Coppeto:«Lavorerò fino all’ultimo momento del mio mandato affinché questo obbiettivo possa essere raggiunto.» L’augurio di tutti è che questa promessa possa essere mantenuta al più presto e che la Mehari di Siani possa rendere davvero la rotonda di via Caldieri il simbolo della legalità.
GABRIELE BASILE
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