Pioggia e disservizi nella Metro di Salvator Rosa
“Ascensori di Salvator Rosa fermi per manutenzione”, questo l’annuncio che si legge sui display della fermata della metropolitana che doveva essere un fiore all’occhiello della città e che, invece, si mostra in uno stato di semiabbandono. La buona notizia è che i display funzionano, la cattiva è che, invece di indicare il tempo di attesa per le corse della metro, danno informazioni di altri malfunzionamenti. La manutenzione è un atto dovuto, il problema è quando dura troppo tempo o è, stranamente, troppo frequente. Un malcostume che riguarda anche altre fermate della metro come quella di Quattro Giornate. Ma magari fosse solo questo il problema. La fermata di Salvator Rosa ha, infatti, una lunga storia di traversie culminate, in questi ultimi giorni di inverno e di pioggia, con la “splendida” immagine di secchi per raccogliere acqua che scorre dal tetto.
Risultato: secchi pieni e acqua ovunque con pericolo di scivolare e farsi seriamente male. Andando in ordine cronologico, e senza voler tornare troppo indietro nel tempo, è dello scorso agosto la notizia della fermata della metro imbrattata da vandali graffitari, irrispettosi di opere d’arte che danno lustro alla città. Inciviltà, quindi, dei cittadini, che, però, non sono gli unici responsabili.
Solo nel settembre 2018, infatti, ad appena un mese dal “lavoro” dei graffitari, sono le pareti di cartongesso con mosaico a subire ingenti danni, ancora causati da vandali, ma le responsabilità per le tempistiche di ripristino sono, invece, istituzionali.
Forse potrebbe essere opportuno installare, e far funzionare, un sistema di videosorveglianza come deterrente. Ma le telecamere di sicurezza sono assenti. Comodo per chi vuole delinquere. Il 2019 poteva iniziare, quindi, meglio, ma non è stato così. Stavolta è l’incendio di una lampada a creare panico e disagi per utenti già stufi di attendere troppo e di essere trattati come sardine pressate una sull’altra. Oggi tutti sperano in un intervento migliorativo, o almeno conservativo, di quanto di buono rimane in questa fermata. Una speranza vana: l’acqua continua a scorrere, i secchi continuano a provare a contenerla, mentre i passeggeri continuano a rischiare la loro incolumità in una fermata dell’arte che dovrebbe essere un’eccellenza attrattiva di turisti, ma che, in queste condizioni, purtroppo, è meglio che i turisti non vedano proprio.
Giuseppe Porcelli
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