Piazza Quattro Giornate diventa più “verde”
Affidata ai privati la cura delle aiuole
C’era una volta l’ambientalismo dei massimi sistemi, una filosofia di vita e di battaglia che mirava a salvare il mondo. Poi le cose sono cambiate, il mondo spesso non si è trovato d’accordo sul come, sull quando, e magari anche sul quanto spendere per mettere in pratica le opere di salvezza. E siamo arrivati allora a farci bastare il salvataggio dei parchi, dei giardini e delle aiuole.
Poca cosa si potrebbe obiettare, però in fondo si tratta di piccoli gesti che quanto meno danno un segnale di uno spirito non arreso all’inquinamento. Anche a Napoli, per via dell’interessamento di pubbliche istituzioni e privati, da qualche anno assistiamo a una cura del verde un po’ più sentita. Soprattutto al Vomero, e soprattutto nelle piazze come Vanvitelli e Medaglie d’oro, è ormai frequente trovare spazi verdi pubblici presi in gestione, per quanto riguarda la pulizia e la cura in genere, dagli esercizi commerciali, spesso bar, ma molte volte anche negozi di fiorai, come forse è più naturale. In cambio, semplicemente un cartello che pubblicizza lo stesso esercizio. La cura delle aiuole da parte dei privati al Vomero è stata oggetto di un’iniziativa istituzionale presentata alla fine di febbraio. Infatti a piazza Quattro Giornate la V Municipalità ha reso pubblico un protocollo d’intesa per la riqualificazione del verde della piazza e per restituire «decoro e dignità delle aiuole», ha detto, davanti a un gruppo di abitanti del quartiere, il presidente Paolo De Luca. E così il progetto non solo prevede un verde più curato con finalità anche di abbellimento, ma pure la prossima installazione di un’area di sgambettamento per i cani, mentre già si è provveduto al ripristino dei manufatti dissuasori sistemati a protezione dei percorsi destinati ai soli pedoni.
Ora sta ovviamente ai cittadini non mettere in pratica comportamenti che poi, a lungo andare, possano far tornare la piazza allo stato “selvaggio” che presentava prima. A segnare l’iniziativa però è stata anche la partecipazione di altri due enti, da una parte l’Asia, e dall’altra l’associazione nazionale Protezione animali, natura, ambiente, fondali marini cittadini. Dell’azienda per i servizi di igiene ambientale c’era e ci sarà bisogno per la manutenzione di base. Per quanto riguarda l’associazione, si è trattata di una campagna di sensibilizzazione mirata soprattutto ai cittadini vomeresi. È vero che, per esempio, alcune delle battaglie di questa associazione, come quelle per un mare pulito, non riguardano, per ovvie ragioni, la zona collinare della città, ma solo dal punto di vista geografico. Perché tutti i cittadini, vomeresi compresi, che hanno esperienza diretta del degrado dei fondali marini in prossimità dei porti, possono fare la propria parte con segnalazioni o partecipando alle stesse campagne di pulizia.
Ugo Cundari
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