Piano Juncker un miliardo per le PMI
Un miliardo di euro per l’accesso al credito delle PMI, attraverso prestiti garantiti da SACE e CDP (Cassa Depositi e Prestiti) con la contro-garanzia del Piano Juncker, il programma europeo a sostegno di innovazione e internazionalizzazione: sono i termini di un protocollo d’intesa firmato da ministero dell’Economia e delle Finanze, CDP, SACE e ABI (associazione banche italiane), che di fatto rappresenta il primo programma italiano nell’ambito del piano europeo per la crescita delle imprese siglato nel luglio scorso. In pratica, le banche propongono alle PMI un prodotto chiamato “2i per l’Impresa – Innovazione & Internazionalizzazione“, che consiste in un finanziamento a condizioni vantaggiose. Il protocollo d’intesa è stato firmato alla presenza del ministro dell’Economia, Padoan, lo scorso 21 dicembre. Le condizioni a cui le banche erogheranno i prestiti dovranno tener conto della protezione contro il rischio rappresentata dal sistema di garanzia e contro-garanzia, gli istituti in base all’intesa si impegnano a favorire la diffusione di questo strumento di finanziamento. Si stima che attraverso “2i per l’Impresa – Innovazione&Internazionalizzazione” si possano stimolare gli investimenti di circa un migliaio di imprese, PMI e midcap (imprese a media capitalizzazione). In tutto, a disposizione c’è un miliardo di euro: circa 600 attraverso “Innovfin“, contratto di garanzia nell’ambito del programma Horizon 2020, che prevede finanziamenti compresi fra 25mila e 7,5 milioni di euro, destinati a PMI fino a 499 dipendenti, per investimenti in ricerca e innovazione. Altri 400 milioni invece riguardano l’accordo Cosme e si ritiene possa finanziare circa 500 imprese. Sia COSME sia InnovFin sono programmi europei per favorire l’accesso al credito delle PMI, in questo caso vengono usati per stimolare gli investimenti in innovazione e internazionalizzazione. Non ci sono al momento dettagli su caratteristiche e funzionamento dei prestiti. L’accordo si inserisce nel piano Juncker firmato a Bruxelles nello scorso mese di luglio, che dovrebbe sbloccare finanziamenti per 315 miliardi di euro, 75 dei quali a favore delle PMI. L’obiettivo è quello di stimolare gli investimenti a medio e lungo termine delle imprese, aiutandole ad agganciare la crescita dopo anni di crisi caratterizzati, fra le altre cose, da una notevole difficoltà, soprattutto da parte delle PMI, a ottenere finanziamenti a supporto di programmi strategici. Un’operazione che impegna le istituzioni comunitarie e quelle dei singoli paesi a stimolare la concessione di prestiti all’economia reale da parte delle banche e la possibilità per le imprese di investire in progetti a lungo termine. Nell’attesa di conoscere i dettagli del prodotto “2i per l’Impresa – Innovazione&Internazionalizzazione”, il ministro Padoan esprime soddisfazione per l’accordo, sottolinea che in questa fase la ripresa degli investimenti consolida la crescita dell’economia e rafforza le prospettive di sviluppo per gli anni successiv», e si augura che le imprese riescano a utilizzare l’opportunità costituita da questa filiera italiana del credito cui partecipano la Cassa Depositi e Prestiti, SACE e le banche associate all’ABI.
MARIAGRAZIA VITELLI – COMMERCIALISTA
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