Perché non dirigete il traffico?
La rubrica “DILLO AL VIGILE” è il filo diretto con il Comandante della Polizia Municipale del Vomero, Capitano Giuseppe Cortese. I lettori potranno avanzare richieste e domande scrivendo a: redazione@vomeromagazine.net indicando nell’oggetto della mail rubrica dillo al vigile. Ogni mese il Comandante Giuseppe Cortese risponderà ai lettori di VM”
Perché non dirigete il traffico?
Sembra che il Comune di Napoli abbia alle proprie dipendenze circa duemila vigili, numero inferiore a quello di altre grandi città italiane, ma pur sempre consistente. Resta comunque il fatto che vedere per strada un vigile dirigere il traffico è evento rarissimo. Perché mai i vigili a Napoli sembrano una specie in via di estinzione? Possibile che siano collocati tutti in mansioni di ufficio dietro scrivanie? O che siano tutti anziani o ammalati? A mio avviso, la presenza costante dei vigili in nodi importanti di traffico indurrebbe gli automobilisti ad essere più corretti e a rispettare le più elementari norme del codice stradale. Quanti automobilisti e quanti indisciplinatissimi motociclisti, vecchi e giovani che siano, mettono a repentaglio ogni giorno la propria e l’altrui incolumità per una guida spericolata? È vergognoso ed inaccettabile che una città come Napoli, che si vanta di essere una metropoli, debba essere preda del disordine, del caos e dell’arbitrio degli utenti della strada, pedoni scaltri compresi. Le videocamere funzionano? Se funzionano, perché non sanzionare le irregolarità? Le nostre strade, già di per sé strette, generalmente, diventano impercorribili a causa di parcheggi selvaggi e perpetue doppie file su ambo i lati di una carreggiata. Da chi può essere tutelato un privato cittadino che continua a credere nel rispetto delle regole e vorrebbe poter vivere in una città civile? E, per finire, perché determinati individui, che si improvvisano parcheggiatori, devono imporre la loro presenza laddove esistono le strisce blu per parcheggio a pagamento? Ma è mai possibile che nessuno li veda? È mai possibile che non ci sia un’autorità competente che provveda ad allontanarli?
Cordiali saluti, Mimma Barletta
LA RISPOSTA
Egr. sig.ra Barletta, lei pone piu’ questioni. Proviamo a rispondere a tutte. Una prima considerazione di carattere generale, piu’ volte espressa su queste pagine, e’ che Napoli, come tante altre citta’ (soprattutto al sud) e’ stata caratterizzata da processi di urbanizzazione mal governata e spesso “selvaggia”. Anche la parte moderna della citta’ e’ caratterizzata da strade relativamente strette a ridosso delle quali vi sono palazzi con elevata capienza abitativa, ma ridottissimi spazi per la rimessa delle auto al di fuori della sede stradale. Qualsiasi organizzazione alternativa si volesse imprimere al Corpo della Polizia Municipale, quelli citati sono elementi strutturali cui inesorabilmente fare fronte. IL NUMERO DEI VIGILI: sicuramente e’ un numero insufficiente rispetto alle esigenze della citta’, la quale, peraltro, assorbe e risente anche del flusso di pendolari provenienti dai paesi dell’area metropolitana. Tuttavia non sono tutti vecchi ed ammalati (basti considerare le nuove assunzioni). Tenga presente che il lavoro svolto negli uffici è la naturale appendice del lavoro svolto per strada ed è altrettanto importante e laborioso. A quelli impegnati “dietro una scrivania” si aggiungono poi quelli che sono per strada, ma che, per motivi di servizio, vestono abiti civili (si pensi all’antiabusivismo o alla tutela ambientale) e sono dunque “invisibili”. L’INCIVILTA’ DEGLI AUTOMOBILISTI: tante volte abbiamo ripetuto e ripeteremo che la civilta’ non si conquista con le sanzioni amministrative, quelle comunemente chiamate multe. Gli agenti verranno disposti a curare la viabilita’ all’incrocio, a pattugliare a piedi una strada, a controllare il territorio su un’auto di servizio e quant’altro a seconda delle esigenze del momento ed in base alle priorita’ individuate dall’Amministrazione. Tuttavia nessuno di loro, con il suo blocchetto di verbali, risolvera’ o anche solo mitighera’ la scarsa attitudine al rispetto delle regole. Come esempio banale consideri la persistenza della sosta indiscriminata in tante parti del Vomero nonostante il cospicuo numero di verbali elevati, notificati e, in parte, anche pagati!!! LE VIDEOCAMERE: le videocamere in grado di accertare le violazioni al codice della strada sono solo una piccola parte di quelle che vediamo. La loro installazione ed operativita’ e’ soggetta i vincoli imposti dalla legge. I PARCHEGGIATORI: anche qui ci ripetiamo. L’attivita’ abusiva di parcheggiatore e’ vietata dall’art. 7, co. 15 bis del codice della strada: prevede il pagamento di una sanzione amministrativa di 772.00 euro. Come tutte le sanzioni che aggrediscono il solo patrimonio del trasgressore la sua efficacia e’ limitata al caso di attingibilita’ di quel patrimonio. Laddove questo non esiste (o e’ invisibile), l’efficacia e’ nulla. Rimane il profilo penale che tuttavia deve essere “attivato” con una denuncia del cittadino ed i cittadini, per motivi piu’ o meno comprensibili, si astengono dal denunciare questi soprusi..
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