Sono residente in Napoli alla piazza Muzii.

La mia età e l’osservazione di “realizzazioni”, che alla mia analisi possano apparire come non fatte bene, nonché il senso civico, che penso di possedere, spesso mi spingono a fare una delle cose che invece penso mi riescano meglio: scrivere. 

E’ da alcuni giorni che, sul tratto stradale che collega la via G. Palermo e la via M. Piscicelli e che costeggia la piazza Muzii, sul lato destro del senso di marcia percorribile, è stato istituito un area di parcheggio/sosta residenti delimitato da strisce blu. 

Conosco l’art. 158 del C.d.S. ma non ricordo se tra le sue previsioni ci sia  l’interdizione delle soste in piazza o in vie interessate da intersezione ma, ricordo che all’atto dell’inizio lavori (avversati dai residenti) per la costruzione dei parcheggi interrati, in una delle tante riunioni, anche informali tenutesi in piazza, con i politici dell’epoca, ci furono assicurazioni sul fatto che lungo il perimetro della piazza sarebbe stata del tutto interdetta la sosta degli autoveicoli ad esclusione di un piccolo tratto delimitato da strisce bianche (antistante la Farmacia ivi esistente) per la sosta dei ciclomotori.

Detto ciò, mi domando se chi ha previsto questa “sosta” abbia analizzato le criticità che questa “imposizione” avrebbe generato sia in termini di inquinamento ambientale che in quello acustico. 

Chi ha previsto la “sosta” non ha considerato, che essendo attiva in zona la raccolta differenziata, gli automezzi Asja sono costretti per il ritiro, scarico e riposizionamento dei contenitori a sostare in doppia fila al centro della carreggiata. Nel richiamare, uno dei dettati Costituzionali il diritto alla salute del cittadino non è possibile che in una città come Napoli, già caotica e con una qualità della vita non certo annoverata tra le sue primarie virtù, l’ideatore per una manciata di soldi (e evidente che questa sosta serva solo per fare cassa) non l’abbia considerato stravolgendo gli equilibri, esistenti e raggiunti con sacrificio. 

Avv. Vincenzo Vaia

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