PER IL GATTO NERO, UN MUSEO AL VOMERO
PER SFATARE I FALSI MITI E FUGARE QUALSIASI SUPERSTIZIONE APRE UN MUSEO PRIVATO INTERAMENTE DEDICATO AL CALIMERO DEI FELINI
Il Museo del Gatto Nero aprirà al Vomero, in prossimità delle feste natalizie. L’iniziativa, sorta e tramontata nel 2020 a causa del Covid, è stata proposta dall’ Aida&a (associazione italiana difesa animali e ambiente) proprio per sensibilizzare le persone e soprattutto le nuove generazioni sulla figura, ancora oggi tanto chiacchierata, del gatto nero.
Il museo sorgerà in un’abitazione privata, ma aperta al pubblico, con ingresso gratuito. “Le risorse per realizzare il museo saranno dell’associazione – dice Lorenzo Croce, presidente dell’Aida&a -, il museo è di fatto privato, e tutto nasce dall’amore per il gatto nero“. All’interno della struttura potremo trovare una raccolta di dipinti, di statue e tutti i reperti e i materiali che sono stati raccolti negli ultimi anni sul tema. Poesie, cimeli e oggetti aiuteranno i visitatori a ripercorrere la storia di questo meraviglioso animale ora amato e venerato come divinità, ora demonizzato e perseguitato, considerato portatore di malaugurio. A completare l’area museale anche una struttura ludica con dei giochi per gli stessi gatti. “Stiamo cercando di studiare un’area apposita dove i visitatori potranno portare anche i loro amici a quattro zampe” aggiunge Croce.
La città di Napoli è stata scelta ad hoc dall’associazione come sede del museo non solo per le sue mille sfaccettature e il suo rapporto con la superstizione, ma anche perché, in pochi lo sanno, è la città italiana che negli ultimi anni ha adottato più gatti neri in assoluto. Creatura troppo spesso vituperata.
Le storie del gatto nero sono numerose ed hanno radici antichissime: da quella che li voleva protagonisti, nell’antica Roma, quando nell’oscurità attraversavano le strade buie davanti alle carrozze facendo imbizzarrire i cavalli e causando il rovesciarsi delle merci a quelle del medioevo quando la si riteneva una creatura malvagia e demoniaca, amica delle streghe. Tutti falsi miti e retaggi arcaici, anacronismi senza senso che non dovrebbero avere più alcun tipo di fondamento, ma che invece hanno portato, ancora oggi, a superficiali credenze. Mentre, infatti, in Giappone sono considerati benauguranti e in Scozia, simbolo di prosperità, in Italia c’è ancora qualcuno che gira alla larga quando li vede attraversare la strada.
Fu proprio l’Aida&a, con l’intento di sfatare questa superstizione, a istituire il Gatto Nero Day, ormai più di 15 anni fa, scegliendo come data il 17 novembre. È arrivato il momento di non dare più la colpa ai gatti neri per eventuali eventi nefasti e di curiosare un po’ nella loro storia!
Riccardo Rubino
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