PAOLO SORRENTINO TORNA A NAPOLI E CI METTE IL CUORE
NEL CAST CI SARANNO LUISA RANIERI E TONY SERVILLO
Una volta, in una delle sue tante interviste, Paolo Sorrentino ha detto che “dall’origine, dalle radici, non ci si libera per nessun motivo al mondo”. Le radici restano, sono importanti, come diceva la Santa de “La Grande Bellezza”, fanno bene. Con Napoli, che è la sua origine e le sue radici, Sorrentino ha sempre avuto un rapporto pieno di passione: è nei suoi film, in quello che scrive, nel modo in cui parla, nella sua ironia sottile e nella sua fede calcistica. A Napoli, venti anni fa, ha girato il suo primo film, “L’uomo in più”; oggi ritorna nella sua terra con il suo nuovo film dal titolo “È stata la mano di Dio”. prodotto da The Apartment e distribuito da Netflix. Sorrentino non si rimette sulle tracce del regista premio oscar e dello scrittore che è stato (e che, in parte, è ancora), ma ritorna a Napoli da adulto, da uomo che ha visto e che ha fatto, e che ora può maneggiare la materia della memoria con più consapevolezza e profondità. Perché è di questo, alla fine, che parlerà: di sé stesso, della sua vita, delle sue passioni e delle storie infinite di una città che non è mai la stessa, mai uguale, che cambia in continuazione. La mano di Dio del titolo è quella del destino, ma anche quella di Diego Armando Maradona, che, in un certo senso, ha contribuito a salvargli la vita a soli 16 anni dall’incidente mortale che causò la morte dei genitori, stroncati da una fuga di gas nella loro casa di montagna a Roccaraso. Il giovane Sorrentino riuscì a scampare all’incidente solo grazie alla sua fede calcistica, perché in quel momento si trovava in trasferta ad Empoli per seguire il Napoli e il suo idolo Diego Armando Maradona. Non è un caso, quindi, che nel suo discorso di ringraziamento agli Oscar, Paolo Sorrentino abbia omaggiato il Pibe de Oro. Le riprese del film si stanno svolgendo interamente nella nostra splendida Partenope, tingendo d’azzurro, con bandiere del Napoli, tifosi in festa e auto d’epoca diverse zone della città, dal suo Vomero, quartiere dove ha trascorso la sua infanzia, a Piazza del Plebiscito, da Via San Domenico alla Galleria Umberto I, riportando Napoli indietro nel tempo. Sorrentino ritornerà, inoltre, a dirigere il suo favorito Toni Servillo che reciterà al fianco di Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo e Cristiana Dell’Anna. Il prodotto nasce sotto i migliori auspici e potrebbe, oltre che emozionare intere generazioni di pubblico, facendoci conoscere il Sorrentino privato, consentire al regista di raggiungere un nuovo successo internazionale.
la mano di Dio del
titolo è quella del destino,
ma anche,
quella di Maradona
Alessandra Nespolino
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