Pallanuoto: il Vomero approda in A2
La città di Napoli ha una nuova squadra in A2 di pallanuoto, la Zurich Barbato Cesport, cuore e anima vomeresi.
Il sogno del presidente Giuseppe Esposito s’è coronato alla piscina Scandone col successo sulla Waterpolo Catania, valso il salto di categoria atteso 3 anni. Già due volte la Cesport aveva sfiorato la promozione, venendo beffata in extremis.
Quest’anno i tasselli del mosaico si sono posizionati al posto giusto: prima il pareggio nell’ultimo turno di campionato contro i “cugini” della Rari Nantes, che ha significato l’accesso nei playoff, quindi il doppio successo sugli etnei, reduci da una stagione in cui, tra le mura amiche, non avevano mai perso né pareggiato. E invece la Cesport, guidata dal fuoriclasse Gigi Di Costanzo e da Pasquale Turiello tra i pali, si è imposta prima a Catania e poi a Napoli, volando in A2 con pieno merito.
Festa grande alla Scandone, che per una sera si è tinta di gialloblù. Per il team vomerese la festa è durata una notte, prima di rituffarsi nella realtà. “Abbiamo scritto la favola del Vomero, una bella pagina di storia – esulta il presidente Esposito, in lacrime dopo la promozione – adesso però siamo già concentrati sul futuro.
Occorre cambiare passo se vogliamo che Napoli abbia un’altra realtà di livello nella pallanuoto, c’è bisogno che le istituzioni comprendano l’importanza di questa impresa: una società piccola come la nostra in serie A”. Quali le richieste della Cesport al Comune? “Vorremmo maggiore disponibilità di spazio e tempo per gli allenamenti alla piscina Scandone e costi più adeguati rispetto a quelli attualmente praticati – dice il numero uno vomerese -.
La serie A richiede investimenti economici e tecnici diversi rispetto alla cadetteria, speriamo che da parte di Palazzo San Giacomo il trattamento sia più vicino a quello delle altre squadre che giocano in A”. Il pallino resta però quello della concessione di un impianto sportivo: “La Cesport – spiega Esposito – non ha una struttura propria.
Ci siamo allenati per anni nella piscina del Collana, la nostra casa che ci è stata tolta lo scorso gennaio. Siamo pronti a prenderla in gestione, sarebbe un giusto riconoscimento verso una piccola società che ha fatto grandi cose partendo da zero”.
La Cesport nasce nel 1994 con l’organizzazione di iniziative rivolte soprattutto al sociale: “Col passare degli anni – racconta il presidente Esposito – abbiamo allestito le prime squadre giovanili, ottenendo un terzo posto nazionale con l’under 17 e ottimi risultati anche con i nuotatori. Bene sono andate le attività collaterali, costruite in sinergia con i dirigenti e gli insegnanti degli istituti scolastici del quartiere”.
L’ultimo progetto è stato Scuola Viva dell’84° Circolo E. A. Mario- A. De Curtis dell’Arenella, per il laboratorio di giornalismo Scoop84 al quale hanno preso parte studenti di quarta e quinta elementare.
Un alunno ha avuto l’incarico di scrivere della Cesport ed è stato ospitato in tribuna stampa dalla società.
“Poi con la chiusura del Collana lo scorso 25 gennaio anche questo si è fermato”, dice il presidente Esposito, ex nuotatore e allenatore alla Canottieri Napoli e al Cral Banco di Napoli. È stato lui a guidare il passaggio di quest’ultima società in Cesport, che ha iniziato la gestione di alcune corsie al Collana e alla Scandone.
Il punto più alto, oltre alla promozione, è stata la Stella di Bronzo al Merito Sportivo del Coni. “Oltre a sport e sociale, diamo una possibilità lavorativa a molti giovani.
L’indotto è molto ampio e prevede una quindicina di dipendenti tra tecnici e istruttori, un centinaio di atleti agonisti e 100 amatoriali.
Quest’anno abbiamo organizzato un Campus estivo al Palabarbuto e alla Scandone cercando di far stare all’aria aperta i ragazzi che altrimenti resterebbero seduti sul divano di casa”. Il futuro è in serie A2, dunque. “Daremo la possibilità agli atleti che hanno centrato la promozione di restare con noi e giocarsi un campionato di livello più alto. Riteniamo corretto che possano crescere ed esprimersi contro avversarie di maggiore caratura”.
In B, quello a disposizione del tecnico Fabrizio Rossi era un organico costruito con giovani di qualità e giocatori di esperienza: “Tutti insieme hanno realizzato il nostro sogno – afferma Esposito – Siamo in serie A2 per la prima volta nella storia, un traguardo a lungo inseguito e meritato dalla nostra “famiglia”, che dopo tanto lavoro e tanti sacrifici si prepara ad affrontare un campionato nuovo, con nuovi avversari e nuovi impianti, è questo il giusto premio per quanto espresso negli ultimi anni.
Dobbiamo ringraziare gli atleti, i tecnici, i ragazzi delle giovanili sempre presenti in piscina a sostenere la squadra, come i familiari.
Il nostro compito sarà quello di salvarci rapidamente e trovare sponsor all’altezza della categoria”.
Marco Caiazzo
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