…OLTRE LA PAURA
Per coloro che restano ‘cristallizzati’ in dinamiche di sofferenza. Per chi pensa che sia ormai troppo tardi. Per tutte quelle persone che ascolto e che non riescono a vedere un domani migliore. Per quelli che si sono visti chiudere l’ennesima porta davanti, e pensano che un altro treno non passerà più.
Per riflettere insieme sulla paura che blocca le nostre scelte, immobilizzandoci in sabbie mobili che ingrigiscono. A tutti quelli che si ritrovano in situazioni come queste. A chi, ormai, ha dimenticato il gusto del sorriso.
A loro e a tutti dedico questa meravigliosa poesia di Gibran che racchiude il senso dei miei pensieri.
Affinchè ciascuno, sentendo di camminare su un terreno arido, possa guardarla, in faccia, la paura, con la consapevolezza che domani, quest’ultima, lascerà il posto ad altre emozioni, e sarà bello, ritrovare il gusto della vita.
’’Dicono che prima di entrare in mare, il fiume trema di paura.
A guardare indietro tutto il cammino percorso, i vertici, le montagne, il lungo e tortuoso cammino che ha aperto attraverso giungle e villaggi.
E vede di fronte a sè un oceano così grande che a entrare in lui può solo sparire per sempre.
Ma non c’è altro modo.
Il fiume non può tornare indietro.
Nessuno può tornare indietro.
Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.
Il fiume deve accettare la sua natura e entrare nell’oceano.
Solo entrando nell’oceano la paura diminuirà, perchè solo allora il fiume saprà che non si tratta di scomparire nell’ oceano, ma di diventare oceano’’.
K. Gibran
di Manuela Morra sessuologa e psicoterapeuta
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.