OFFESE ALL’ASSESSORE CLEMENTE
IL MIO SORRISO È LA MIA FORZA
Il 20 maggio scorso, l’assessore Alessandra Clemente si è trovata suo malgrado protagonista di un comunicato stampa del consigliere di Fratelli d’Italia, Marco Nonno, in cui veniva criticata per non aver partecipato ai question time in Consiglio comunale e paragonata a Miss Piggy, la maialina svampita, cantante e ballerina, protagonista del Muppet show, una serie nata negli anni ’70. Abbiamo incontrato l’assessore a Palazzo San Giacomo per capire cosa è successo ed il perché.
Cosa hanno significato per lei, assessore, le parole del consigliere Nonno? Perché tanta violenza verbale nei confronti di un avversario politico attaccato ed offeso per le sue caratteristiche fisiche e non per le sue idee?
“Quando ho letto il comunicato stampa non mi sono meravigliata perché è consuetudine nel confronto politico essere criticati per non aver fatto qualcosa. Io effettivamente non avevo partecipato ai question time perché per delega del Sindaco, mi trovavo alla commemorazione delle vittime della strage di Capaci, proprio qui, in piazza Municipio. Quando, però, ho visto la foto di Miss Piggy in allegato, che tra l’altro non conoscevo, perché non è della mia epoca, mi sono sentita bullizzata, un bullismo politico in questo caso, che però mi ha fatto tornare alla mente tanti ricordi della mia infanzia, quando da bambina, alla Quartai, mi prendevano in giro perché ero in sovrappeso. Ognuno di noi ha una sua sensibilità, un suo trascorso e non bisogna esagerare per non ferire le persone. Dobbiamo muoverci con tatto e con rispetto. Io oggi ho gli strumenti per affrontare e reagire a simili offese, ma so che ci sono tante persone più fragili che di fronte a simili comportamenti si sentono indifesi e non riescono a reagire chiudendosi nella loro vergogna, subendo. Io voglio essere da esempio, e dire a quanti grandi e piccoli, subiscono questi insulti, di essere forti, Noi siamo più forti di questi bulli e dobbiamo essere orgogliosi di noi stessi, di come siamo. È importante reagire e condividere. Per questo motivo, la prima cosa che ho fatto, dopo aver visto miss Piggy e dopo aver visto che sì effettivamente mi somigliava, ho condiviso sui social e sui mezzi di comunicazione il più possibile. Così la Vergogna diventa Vittoria.
In questo momento storico, in politica, vige la pratica del “distruggere l’avversario”. Io credo che l’avversario vada invece affrontato in modo leale e pulito. Di qui a qualche giorno presenterò il programma elettorale per la mia candidatura a Sindaco di Napoli e aderirò alla piattaforma nazionale “Parole Ostili” a cui ha aderito anche Beppe Sala, il Sindaco di Milano, per un confronto, in campagna elettorale, sui temi e sui programmi e abolendo le parole ostili. Chiederò anche ai miei candidati di aderirvi.
E’ stata criticata per il suo sorriso. Quanto ha contato il sorriso nella sua vita?
Tante volte mi hanno criticato per la mia solarità e il mio sorriso. Io sono orgogliosa del mio sorriso. Il sorriso è la mia arma, la mia forza, è la mia conquista. Io reagisco alla violenza con il sorriso. Alla meschinità io rispondo con il sorriso. Dietro la violenza fisica e verbale c’è tanta piccolezza ed è vero che la forza è sempre nella mente dell’oppresso e non dell’oppressore, ma vi assicuro che la fatica è tanta e la strada è in salita.
Pochi giorni dopo la storia di “Miss Piggy”, anche Aurora Leone dei “The Jackal”, è stata esclusa dalla cena della partita del cuore, in quanto donna. E’ necessario che le donne che occupano posti di potere si impegnino affinché tutte abbiano le stesse opportunità per incidere sulla vita economica e sociale.
La storia di Aurora ha dell’inverosimile e non capisco perchè i presenti non siano intervenuti. Ci siamo sentite ed abbiamo deciso di organizzare una partita di calcio al femminile allo stadio Maradona a breve.
Esempi di esclusione ci sono anche guardando al nostro territorio. Ancora oggi, al Circolo Savoia, le donne non sono ammesse. I presidenti delle Municipalità di quest’ultima esperienza amministrativa, per esempio, sono tutti uomini. E’ possibile cambiare le cose: infatti, noi donne abbiamo un concetto del potere in quanto potere del fare e la nostra sensibilità è un elemento vincente. Serviranno politiche di sostegno alla genitorialità, più asili nido orari prolungati, ma anche sostegno alla cura degli anziani, per agevolare le donne a coniugare vita privata e vita lavorativa senza dover sacrificare l’una per l’altra e viceversa.
L’11 giugno ricorre il ventiquattresimo anniversario dell’assassinio di sua madre, Silvia Ruotolo, vittima innocente della camorra nel 1997. Come vi state preparando a questa giornata?
Come tutti gli anni deporremo una corona di fiori sulla targa dedicata a lei nei giardini Silvia Ruotolo e in questi giorni la Fondazione sta provvedendo a sostituire i canestri nel campo di basket che per fortuna vanno sostituiti per il troppo uso. A fine giornata ci sarà una partita di Basket dedicata a mia madre.
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