NON CONOSCE CONFINI LA PITTURA DI ARMANDO DE STEFANO
Armando De Stefano – più che novantenne – è di sicuro il pittore napoletano che gode di maggiore notorietà e prestigio, anche al di là dei nostri confini.
La scoperta dell’arte è legata alla mamma, quanto mai entusiasta dei primi disegni di questo figlio, capace di raccontare anche la realtà più modesta. Così il prodigioso fanciullo fu avviato, contro il volere del padre (funzionario del Banco di Napoli), agli studi artistici.
Allievo prediletto di Emilio Notte, De Stefano avrà modo di ritagliarsi uno spazio di sicura notorietà nel mercato dell’arte, a cominciare dalla piazza di Milano dove per anni ebbe contratto di esclusiva con la Galleria “32”. Pittore figurativo di particolare forza rappresentativa, De Stefano subì negli anni Cinquanta/Sessanta il richiamo dell’Informale. Di qui la sua adesione al Gruppo Sud, fondato, fra gli altri, da Lippi e Tatafiore. Ma il richiamo dell’immagine è più forte di qualunque esperienza innovativa, per cui De Stefano torna alla figurazione, grazie soprattutto a quella straordinaria padronanza del segno, che ha sempre caratterizzato la sua ricerca. Si ricordano in proposito due cicli, fra i più noti e consacrati della sua lunga attività. Mi riferisco a Odette e alla Rivoluzione Napoletana del Novantanove. De Stefano ha tenuto la cattedra di pittura (che fu del suo maestro, Notte) presso l’Accademia di Napoli. Non si contano le sue partecipazioni alle maggiori rassegne nazionali (Biennale di Venezia, Quadriennale di Roma, ecc.) e la sua presenza nei più celebri musei del Valga per tutti al Museo di Leningrado la sala dei suoi disegni.
di Camilla Mazzella laureata in Studi storico-artistici
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.