NELLA MUSUCA DI HANAMI: intervista alla giovane artista napoletana
Donatella Fiore, in arte Hanami, in Giapponese “fioritura del ciliegio”, perché fortemente legata alla terra del Sol Levante. Napoletana, Classe ‘93, sin da piccola dimostra un grande amore per la musica e la scrittura. Riceve nel tempo diversi riconoscimenti: tra i più recenti le finali della XXXI edizione di Musicultura 2020, con il brano “Contro Volontà”.
Com’è nata la tua passione per la musica.
Nella mia vita la musica c’è sempre stata. Mio padre, infatti, è un polistrumentista, vivo in una famiglia di artisti, le mie sorelle insegnano danza.
Quanto le tue origini napoletane e l’amore per il Giappone hanno influenzato le tue scelte artistiche?
Poco (al di fuori del nome d’arte), infatti, quando decido di comporre musica cerco di staccarmi da tutte quelle che sono le contaminazioni esterne, per far sì che il risultato possa essere autentico.
Chi sono i tuoi artisti del cuore?
Lucio Dalla, Lucio Battisti, quest’ultimo è in assoluto il mio cantautore preferito. Attualmente riconosco un grande talento in Nicolò Fabi. Il suo album “La somma delle piccole cose” ha modificato il mio modo di scrivere.
Come nasce il brano “Contro volontà” che hai presentato a Musicultura 2020?
“Contro volontà” è una rivalsa. Qualcuno di abbastanza conosciuto nel panorama della musica italiana mi aveva detto che la mia scrittura era troppo acerba, che ero troppo immatura. Quella stessa sera ho preso la chitarra, ho pensato alla mia storia d’amore finita male, alla delusione di quelle parole e ho deciso di liberarmi di tutto.
di Alessandra Nespolino
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.