“Nel nome del Padre”. Napoli battezza il suo riscatto da Gomorra
di Gabriele Delosa
Dopo le critiche e le polemiche scaturite dalla serie tv Gomorra che ha fatto tanto parlare di se per aver estremizzato le negatività della città di Napoli e della sua provincia, mettendo in scena un’immagine poco reale e troppo cinematografica. In questa terra, già martoriata dalla disoccupazione in costante aumento, e dai sempre più dilaganti atti criminosi, un giovane regista ed un ambizioso produttore lottano per far recuperare credibilità e dignità al territorio, evidenziando una
Napoli attiva e produttiva che ogni giorno lotta per combattere la camorra. Partiranno a settembre, tra la Città di Giugliano
in Campania e il litorale Domitio, le riprese di “Nel nome del Padre”, opera del giovane regista partenopeo Gabri Gargiulo,
vincitore di un’importante Weekly Competition nell’ambito della kermesse “Cinemadamare”, il più grande raduno di giovani film maker provenienti da tutto il mondo, e del produttore esecutivo Vincenzo Ferraro, che vanta nel suo portfolio cinematografico diverse produzione targate Rai. Il film, vuol essere una rappresentazione realistica del contesto sociale partenopeo, lanciando al contempo un messaggio di unità e solidarietà, allo scopo di coinvolgere in maniera diretta personalità di spicco e noti imprenditori che si prodigano abitualmente per il reinserimento sociale dei minori a rischio.
Presso “Le Maistè”di Giugliano, il cast al completo, ha spiegato come da grandi, si possa essere persone migliori, nonostante gli errori di gioventù. Due bambini, che raccontano la storia dello stesso personaggio, Diego, il protagonista.
Da piccolo e poi da grande. Un imprenditore, Giuseppe Trinchillo, che sceglie di stare dalla parte di coloro che vogliono cambiare se stessi, dando loro un’opportunità lavorativa. Diego, da spietato killer a camorrista redento. “Voglia di riscatto!” E’ questo il messaggio chiave lanciato del talentuoso regista che vuole evidenziare come un film girato, diretto e prodotto interamente in zone definite a “rischio” dai media possa divenire un motivo di riscatto e di orgoglio per tutti gli abitanti, specialmente i più giovani, che sempre più spesso restano imbrigliati nella morsa dei clan camorristici. Nel contemp ha aggiunto Gargiulo – Il film vuole essere anche una risposta diversa a quella che è stata la rappresentazione del territorio Campano nelle ultime produzioni televisive. Un chiaro riferimento alla serie “Gomorra” che ha soltanto evidenziato le negatività di una realtà che, al contrario, lotta in ogni modo per recuperare la propria dignità. “Le terre di Giugliano e dell’hinterland partenopeo in generale – ha concluso poi il direttore esecutivo Ferraro – vanno recuperate e noi, nel nostro piccolo, faremo di tutto per riscattarle utilizzando attori che vivono proprio in questo territorio”. Giovanni Esposito realizzerà la colonna sonora del film, con lui Il rapper internazionale Shaone. E’ Shaone il secondo colpo messo a segno dal duo Gargiulo – Ferraro. Dopo l’accordo con il cantante neomelodico Mimmo Dany, è la volta del rapper di fama internazionale, Paolo Romano, in arte Shaone, fondatore del gruppo musicale “La Famiglia” di cui ne è anche l’autore dei testi. Disegnatore, illustratore, writer, rapper ed autore, un’artista poliedrico che interpreterà se stesso e parteciperà alla realizzazione di un brano della colonna sonora del film che verrà invece curata interamente dal promettente Gianluca Esposito.
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