MOVIDA: NOTTI DI FOLLIA E VIOLENZA
DOPO IL LOCKDOWN IN AUMENTO LE RISSE
FRATTINI: PRESIDIAMO IL TERRITORIO, MA SERVE L’AIUTO DELLE FAMIGLIE
Violenza inaudita, dove non te l’aspetti, delinquenti e persone “per bene”, quasi senza distinzione. Il caldo, il post lockdown, la voglia di uscire, di divertirsi, che degenera in un delirio di violenza spesso scatenata da futili motivi. Così nel Vomero regna una sensazione di insicurezza o, peggio, di vero e proprio pericolo, soprattutto ad orario di chiusura negozi e nelle ore notturne.
Regole violate senza nessun ritegno, in spregio alle forze dell’ordine, sempre presenti, ma in difficoltà. Un problema diffuso in tutta la città, anche in periferia, in realtà in tutta l’Italia, che sta dilagando senza freni. “Questi episodi avvengono con maggiore frequenza in alcuni luoghi determinati e cerchiamo di prevenirli e arginarli – ci racconta il Capitano della Polizia Municipale del Vomero, Gaetano Frattini –, ma il problema è che non sono solamente quei luoghi da presidiare”. Il riferimento è alla rissa iniziata a via Rossini e proseguita fino a Piazza Quattro Giornate dove un’autoambulanza stava soccorrendo alcuni “protagonisti”, rimasti feriti.
Un episodio particolarmente grave perché, come raccontato dal presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, Manuel Ruggiero, l’autoambulanza è stata presa d’assalto con colpi di mazza e i conducenti minacciati addirittura con una pistola. “Questi sono episodi gravi che, però, riguardano persone spesso abituate a delinquere, visto lo svolgimento dei fatti, e sono sempre accaduti. Se a questi episodi, però, se ne affiancano altri improvvisi, scatenati per futili motivi, la protezione del territorio diventa sempre più difficile”: il riferimento stavolta è alla rissa fra ragazzi scoppiata in piena via Bernini. “Capita siano coinvolti ragazzi che non hanno nessun tipo di precedente, questo complica il nostro lavoro. Già i luoghi di assembramento sono molti, figuriamoci se non riusciamo nemmeno a prevedere dove possono avvenire alcuni episodi e come può degenerare la situazione”. Piazza Vanvitelli, Piazza Fuga, Via Merliani, zona McDonald (dove è stato fatto un duro lavoro per arginare il fenomeno Baby Gang), Via Aniello Falcone, Piazza Quattro Giornate, Piazza Medaglie d’Oro.
Un lungo elenco che si sta ampliando. Un duro compito per Frattini, con i suoi agenti, che ha l’incarico di responsabile del fenomeno movida non solo al Vomero, ma nell’intera città. “Abbiamo sviluppato un’ottima sinergia sia con i Carabinieri che con la Polizia, altrimenti sarebbe impossibile essere efficaci. Dovremmo organizzare comitati in Municipalità con cadenza mensile per confrontarci e coordinarci. Già lo facciamo in parte, ma forse è il momento di coordinarci in maniera organica”. L’iniziativa in realtà era già partita, ma si è arenata con l’emergenza Covid. L’idea è di ripartire e magari coinvolgere anche i comitati cittadini. “Il nostro obiettivo è quello di far comprendere ai cittadini che noi siamo al loro servizio, che siamo una risorsa alla quale rivolgersi con fiducia e con la quale collaborare.
Proprio la collaborazione della popolazione è fondamentale come lo è il ruolo delle famiglie, soprattutto in un periodo in cui la scuola non ha potuto svolgere in pieno il suo ruolo a causa delle lezioni in remoto – prosegue Frattini – Spesso, infatti, questi episodi avvengono di notte verso l’1.30 – 2, e riguardano ragazzini di 14 o 15 anni, è qui che devono intervenire i genitori che dovrebbero controllare meglio i propri figli che a quell’ora potrebbero stare a letto vista l’età”. “Oggi può scapparci il morto per una lite per un parcheggio, c’è un clima di fortissima tensione e ogni piccolo episodio, da uno sguardo ad una ragazzina, ad uno scontro, anche pedonale, può essere una miccia, scappa un’offesa e si perde il controllo”.
Spesso è anche la ridotta vivibilità della zona pedonale a creare problemi: dal tavolino selvaggio, che riduce le zone di passaggio pedonale, ai monopattini utilizzati a tutta velocità in discesa a via Scarlatti, non come mezzo di trasporto, ma come giocattolo dove spesso andare in due, per arrivare alle biciclette elettriche, uno strumento di trasporto straordinario se solo non sfrecciassero a tutta velocità in luoghi dove passeggiano bambini, anziani o persone con animali domestici. Per non parlare di molti rider che violano ogni regola, ma in questo caso con veri scooter. “Abbiamo sequestrato numerosi veicoli per cercare di ridurre questo tipo di infrazioni”. Possibili scintille per scatenare risse. Un problema quindi sociale che coinvolge molti attori con un ruolo ben preciso. Episodi violenti si susseguono da Capodimonte al Centro Storico, dai Quartieri Spagnoli a Chiaia o Bagnoli, nessun quartiere viene risparmiato.
La cronaca è quotidiana e il lavoro per le forze dell’ordine immane. “Ora con il caldo più forte, l’estate e un miglioramento della situazione emergenziale andiamo verso lo svuotamento delle città che, se da un lato alleggerisce la pressione del fenomeno movida, ne ripropone ciclicamente altri, dai furti in appartamento alle rapine”.
Dalla padella nella brace.
Giuseppe Porcelli
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