Mato Ciccarelli Campione del mondo di Subbuteo
Siamo a Gibilterra, c’è un campo di Calcio da Tavolo-Subbuteo (CdT), un dito indice si distende per colpire la miniatura di un calciatore che scivola e impatta il pallone che termina la sua corsa perfettamente all’incrocio dei pali. È il gol che sblocca il risultato della finale del campionato del mondo di CdT 2018. E il dito è quello di Matteo Ciccarelli, detto Mato, napoletano dei Colli Aminei, che si è aggiudicato l’ambito titolo iridato sbaragliando un parterre di 64 avversari provenienti da ogni angolo del mondo. L’Europa è stata il continente più rappresentato, ma non sono mancati giocatori australiani, statunitensi o addirittura di Singapore.
Il successo di Mato ha confermato la bontà della scuola napoletana di subbuteo salita sul tetto del mondo già anni fa con Massimo Bolognino.
Ma Mato ha stabilito anche un incredibile record: è il giocatore più giovane della storia ad aggiudicarsi il titolo.
Solo 19 anni per un primato tolto a Daniele Bertelli (che aveva vinto a soli 21 anni). Proprio Bertelli è stato uno degli avversari più ostici di Mato Ciccarelli che ha vinto 4-2 dopo una gara combattutissima fino all’ultimo secondo. “Il momento più difficile è arrivato agli ottavi di finale quando ho affrontato lo spagnolo Gonzales, ostico e sempre ai limiti del regolamento – racconta Mato – la partita è finita 2-2 e sono riuscito a vincere solo segnando nei tempi supplementari”. Un successo che ha spianato la strada al giovane campione verso la finale dove ha affrontato il belga Justin Leroy. Una finale a senso unico.
Dopo un primo tempo combattuto, concluso con Mato in vantaggio 1-0, il belga è crollato e il talento napoletano si è potuto esprimere in tutta la sua forza. 5-0 il risultato finale senza appello. “Abbiamo festeggiato mangiando paella insieme a tutti i connazionali che sono venuti a Gibilterra e con la mia famiglia che mi accompagna sempre in questi viaggi” prosegue il neocampione iridato. Un grazie speciale Mato lo riserva al fratello Andrea, anche lui ottimo giocatore. “Arrivati a Gibilterra abbiamo trovato un’organizzazione ottima nel palazzetto dello sport, – conclude il più piccolo dei fratelli Ciccarelli – i campi, però, non erano quelli sui quali eravamo abituati a giocare, mi sono allenato con mio fratello per trovare le misure giuste e i risultati hanno dimostrato che abbiamo fatto un buon lavoro.”
Il talento dei Fighters Napoli, club storico e molto attento al settore giovanile, è ora pronto ad affrontare la preparazione per il campionato italiano di serie A, dove troverà anche i cugini Eagles. “Abbiamo una squadra composta da tanti ottimi giocatori e puntiamo in alto. Nell’attesa del campionato, sarà un piacere giocare anche con gli amici del Subbuteo Vomero. Sarei contento di rivederli presto tornare in categorie superiori”.
Giuseppe Porcelli
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