Masterchef al Vomero da Gorizia 1916, in via Bernini
di Stefania Bertucci
Dal 5 maggio al 29 giugno si è tenuto, presso la pizzeria Gorizia in via Bernini al Vomero , grazie alla lungimiranza e alla disponibilità di Salvatore Antonio Grasso, uno stage di formazione per i ragazzi della III B dell’Istituto Rossini di Pozzuoli. Per 4 settimane i 32 studenti si sono alternati nella cucina di Gorizia, affiancando lo chef Renato, che pazientemente li ha introdotti nel mondo dell’alta gastronomia. L’organizzazione del lavoro, l’ambiente di lavoro sano e il rapporto umano tra i componenti dello staff Gorizia sono gli elementi che hanno reso indimenticabile e preziosa questa esperienza per i partecipanti. Di seguito pubblichiamo la lettera di Salvatore Grasso ai ragazzi.
La lettera di Salvatore Grasso
Che bella esperienza !
Nel passato ero stato sempre restio ad accettare proposte di stage formativi.
Intasare la cucina ,già di per se angusta per i 4 addetti con l’aggiunta di altri due ragazzini,avrebbe creato solo disagi e problemi.
Cosa avrei potuto offrire loro se non un impatto choccante con un lavoro molto diverso da come l’immaginario della televisione propone.
Il lavoro di “spicciolata” tipico della ristorazione dove in poco tempo devi soddisfare svariate richieste sicuramente era molto lontano dal tipo di idea che questi ragazzi si erano fatta.
Un caldo asfissiante in un contesto di lavoro gomito a gomito ,tenendo il ritmo ,dove ognuno ha un preciso compito in supporto agli altri senza rallentamenti o distrazioni.
No,sicuramente non avrei mai consentito !
La professoressa Mariateresa Vessella preside dell’istituto Alberghiero Rossini una sera venne a cena e,resasi conto del tipo di lavoro ed organizzazione,mi propose uno stage formativo per i suoi alunni .
Il mio categorico,ma cortese diniego non la scoraggio’,anzi……
mi convinse che sarebbe stato giusto dare un impatto reale a quelle che sarebbero state le prospettive future.Alla fine per pura cortesia accettai ,ma con tanti dubbi e perplessità.
Renato ,lo cheff,divento’ la “chioccia” dei pulcini della 3^ D che settimanalmente si sarebbero alternati al suo servizio.
Il primo giorno fu dedicato al taglio delle verdure,alla preparazione delle fritture,agli impasti delle crocquettes e del riso allo zafferano per gli arancini….8 ore,intervallate dalla sola pausa pranzo,sempre in piedi ,sempre in attività .
Alla fine del turno uscivano desiderosi solo di una bella doccia e di un po’ di riposo.
Mi aspettavo una défaillance improvvisa ,ma niente,imperterriti ,puntuali,si ripresentavano l’indomani .
Così per tutta la settimana fino alla domenica,ultimo giorno.
Mi aspettavo un’aria diversa in cucina,finalmente era finito il supplizio,si sarebbe tornati nei comodi banchi a scuola,lontani dal caldo e dalla fatica,senza dover più pelare patate ,zucchine e melanzane….
I ragazzi lavoravano in silenzio,solo la voce di Renato si sentiva,quasi a voler rompere una monotonia che si faceva sempre più pesante.
Alla fine del turno salutarono ed abbracciarono tutti,poi passarono alla cassa a firmare la presenza sul registro e mi ringraziarono per la “splendida” opportunità che avevo dato loro per la prima esperienza lavorativa.
Improvvisamente mi sentii stupido e presuntuoso.
Quei ragazzi mi avevano dato una grande lezione.
Molte volte i nostri pregiudizi sono talmente radicati che ci inducono a chiusure mentali inutili e dannose.
Leggere negli occhi di quei ragazzi il rammarico di dover lasciare relegando al ricordo di una semplice esperienza lavorativa quei contatti umani di collaborazione e di stima ;contatti che si manifesteranno in altri contesti,ma sicuramente mai più gli stessi .
La gioventù di oggi è molto meglio di quella dei miei tempi,oggi sono più determinati,sanno ciò che vogliono e dove arrivare.
Hanno capito che con il sacrificio ,la dedizione ,le rinunce ,la passione,si può arrivare molto in alto,in più hanno dalla loro la gioventù e la maturità .
Se Dio li aiuta riusciranno nei loro intenti….la vita vi aspetta….
In bocca al lupo !
Salvatore
Grasso
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