Mario Coppeto: “Vomero,che festa!”
Se dovesse usare una parola per dare senso a tutto quanto fatto per realizzare Vomero Notte, direbbe “Partecipazione”. “Non sarebbe possibile immaginare un’operazione così complessa, senza disporre di alcune risorsa economica, se non ci fosse stata una straordinaria partecipazione”. A parlare è Mario Coppeto, presidente della quinta Municipalità all’indomani della seconda notte bianca al Vomero.
La partecipazione di cui parla Coppeto è stata innanzitutto quella che si è avuta da parte dell’intero Consiglio e della Giunta del parlamentino di via Morghen, che hanno condiviso all’unanimità il progetto, ma anche la partecipazione dell’intero staff amministrativo e tecnico che ha supportato l’evento. “Inoltre, c’è stata la grande partecipazione di chi – spiega Mario Coppeto – insieme a me ha condotto il lavoro organizzativo nelle settimane precedenti l’evento. Il vice-presidente, gli assessori, i presidenti delle commissioni coinvolte, insieme ai consiglieri volenterosi che hanno reso possibile Vomero Notte”.
Non dimentica Coppeto, nello stilare un bilancio dell’evento, anche la “partecipazione anche di chi è stato protagonista, spesso a titolo gratuito e volontario, come gli allievi e professionisti del Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella, gli artisti, i dj, le associazioni di volontariato, gli atleti, gli attori e tanti altri ancora”. E ancora, l’impegno di chi ha lavorato e sorvegliato affinché tutto procedesse per il meglio e senza particolari incidenti e disagi, la partecipazione del popolo con intere famiglie, giovani, giovanissimi, donne uomini tutti insieme in una sorta di patto intergenerazionale per vivere una volta tanto una serata/nottata di festa in allegria.
Non sono mancate, però, anche alcune questioni sociali rimarcate durante l’evento.
“Si, è vero. Penso al flash-mob dedicato alla “terra dei fuochi”, alla partecipazione di “Testadialkol” per l’uso consapevole degli alcolici, al dibattito sul femminicidio allo stadio Collana, la sensibilizzazione per la donazione degli organi ed infine il lavoro fatto per costituire l’avvio dell’associazione Antiracket della collina”.
C’è stata anche una grande partecipazione di commercianti, artigiani artisti di strada ed artisti affermati uniti non solo dalla voglia di far cassa o di esprimersi nel corso dell’evneto ma anche dalla volontà di rilanciare il Vomero e l’Arenella.
“Certo. Alcune cose si sono particolarmente distinte; il borgo di Antignano come nuovo volano per l’economia dell’intero territorio in quanto anello di connessione tra l’area propriamente vomerese e l’area del collana. Lo sviluppo dell’antico borgo, illumunato arredato ed in via di crescita, ha ospitato una delle manifestazioni più genuine legata alla tradizione napoletana. Utile ricordare che gli storici indicano Antignano come il luogo dove è nata la prima canzone napoletana; “Il canto delle lavandaie” del 1200”.
L’apertura di piazza Muzii ed il disotto parcheggio ha consegnato un nuovo spazio di vivibilità ospitando uno dei concerti più belli della serata con Luca Sepe.
“Si. Ma anche il rione alto con piazzetta Totò piuttosto che il parco Buglione, il parco Mascagna e lo stadio Collana che fino a tarda notte ha regalato musica e balli. Le altre location, già collaudate nella passata edizione del 2012, hanno confermato successo e professionalità dei singoli organizzatori”.
Tutto bene allora?
“Tutto bene se si tiene conto dei numeri, come hanno dato alcuni giornali che hanno parlato di circa 500.000 visitatori. Francamente a me sembra un numero esagerato come forse lo era esagerato anche per i 400.000 dello scorso anno, certo è che tutte le 20 piazze ed i teatri coinvolti erano pieni di cittadini; questo è sicuramente il successo. Non sono mancati i disagi e le preoccupazioni. Penso ad esempio la penetrazione di ambulanti non autorizzati che hanno acceso fuochi con bombole di gas per confezionare i loro prodotti, provocando disagi e preoccupazioni; sicuramente le mie. Penso allo straripamento in alcune aree degli stand e dei gazebo; in particolar modo l’allestimento in via Luca Giordano, altezza Fnac, dove è stato allestito un casermone che ha creato molti disagi. Organizzatori come quelli non lavoreranno più con la municipalità. Solo la professionalità della polizia locale, che è riuscita a contenere il disagio, ha evitato il peggio”.
Vomero Notte è stato anticipato da polemiche relativo al bando per cui si chiedeva di lavorare gratis
“Le polemiche relative al bando sono state alla fine sopite per le spiegazioni date. Non penso affatto che bisogna lavorare gratis o peggio, come qualcuno ha affermato lavorare pagando. La mia cultura politica e sociale mi impedisce il solo pensare che ciò possa esistere. Abbiamo, invece, senza risorse disponibili, dato la possibilità ad imprese, artisti, artigiani, commercianti ed operatori dello spettacolo di allestire iniziative offrendo loro occupazione di suolo gratuito, come previsto dalla delibera di giunta comunale, così da poter organizzare partenariati con operatori economici per dar luogo agli spettacoli che abbiamo goduto. Una modalità che ha creato partecipazione facendo incontrare domanda ed offerta. Soluzioni del genere vengono già utilizzate in Italia ed in Europa. Sono finiti i tempi di vacche grasse dove venivano dispensate risorse da comune e regione ed affidati incarichi professionali per organizzare eventi ai soliti noti”.
Polemica con le precedenti amministrazioni?
“Assolutamente no! Solo una constatazione dei fatti; non ci sono risorse e noi, della municipalità 5, proviamo a fare le cose anche senza averne”.
Che futuro prevede per Vomero Notte?
“Difficile a dirsi, lo scorso anno di questi tempi ci facevamo la stessa domanda e la risposta fu, vedremo! A prevalere sono state poi le tante richieste ed anche la voglia di misurarci e riprovarci. Il risultato non è stato poi tanto male. Siamo una squadra un po’ folle! Penso però che non è più possibile continuare come fatto fin’ora. Vogliamo continuare a fare vomero notte ed altro ancora; è necessario però mettere il tutto a sistema. Innanzitutto la registrazione del marchio in capo alla municipalità che ne è già titolare in quanto coperto da atti deliberativi. E’ necessario poi organizzare un’apposita struttura con la partecipazione di più soggetti; operatori istituzionali, operatori del commercio, del turismo, dello spettacolo ed organizzatori professionisti.Insomma una task-force capace di attrarre risorse e governare i processi. La passione la mettiamo noi della Municipalità”.
A proposito di commercianti, pare che non tutti siano stati contenti dell’organizzazione e dei risultati
“Il commercio sul territorio collinare è una risorsa straordinaria, circa 2000 aziende di eccellenza commerciale e artigianale, un centro commerciale naturale che stenta però a decollare. Bisogna fare di più. La mancanza di una struttura organizzata dell’intera municipalità capace di parlare la stessa lingua e di interloquire con le istituzioni, quindi con noi, è uno dei problemi a cui bisogna dare urgente risposta. Credo che i risultati di vomero notte per il commercio vanno analizzati con il giusto metro del rigore e dell’obiettività. Non c’è dubbio che a far la parte da leone, la notte del 12 di ottobre, siano state le attività legate al food, non può che essere così. Abbiamo però dati che ci dicono che anche altre merceologie hanno avuto soddisfacenti riscontri. I tanti negozi di abbigliamento e calzaturiero rimasti aperti e che hanno attirato i clienti con offerte di aperitivi e promozioni hanno avuto ed avranno riscontri anche nelle prossime settimane. Diciamo pure che vomero notte è stat auna straordinaria occasione per fare promozione territoriale. Comunque aspetto dati ufficiali da chi fa questo per mestiere. La Confcommercio che è ha aderito all’iniziativa ci ha anticipato grande soddisfazione; aspettiamo dati aggiornati”.
L’appuntamento allora è al 2014?
“L’ho detto prima, è necessaria una strutturazione organizzativa per rendere Vomero Notte forte e più sicuro. Gestire, come si dice 500.000 persone, lasciare il territorio pulito già dalle prime luci del giorno di domenica, garantire la totale sicurezza non è stata impresa facile. Solo il lavoro di straordinaria passione dei componenti della Municipalità e di professionisti delle forze dell’ordine, delle maestranze di Asia, di Metronapoli, Napolipark, Napoliservizi hanno, con uno sforzo inimmaginabile e collettivo garantito che tutto andasse per il meglio. In futuro sarà necessario prevedere adeguate risorse altrimenti sarà difficile contare solo sul volontariato. Noi ce la metteremo tutta cominciando a lavorare da subito”.
A cura di Alessandro Migliaccio
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