MAMME OVER
Argomento ormai appartenente al nostro quotidiano. Confronti tra esperti, buon senso, morale, suggerimenti medici, pareri di psicologi che s’interrogano sui pro e i contro della maternità dopo i quarant’ anni.
Una donna che decide di diventare madre dopo i trentacinque anni, non è più evento straordinario.
Dal punto di vista fisico, ci sono una serie di cambiamenti fisiologici che hanno il loro peso, e di cui occorre tener conto. Ma dal punto di vista psicologico? E per il futuro bambino?
Opportuno porci delle domande, ma non necessariamente per individuare la risposta “giusta”… Probabilmente, ogni risposta può essere giusta o sbagliata a seconda delle storie, delle situazioni e dei vissuti di ciascuno.
E’ un argomento pieno di risvolti, spunti di riflessione; ed è interessante che ognuno abbia un pensiero, in merito, soprattutto in nome della sua esperienza di figlio.
Molto probabilmente una donna che sceglie di procreare in età matura, ha acquisito una consapevolezza maggiore rispetto a ciò che è, a ciò che ha saputo costruire, rispetto ai suoi obiettivi. La maturità porta con sé la coscienza del limite, la capacità di fare i conti con un tempo che non durerà per sempre. E poi c’è, o ci dovrebbe essere, un rapporto di coppia stabile, meno perfetto, ma con basi più solide.
E per il futuro bambino? Chiediamoci qual è l’impatto nel relazionarsi a due genitori più ‘maturi’, con acciacchi e problemi di salute che potrebbero fare la loro comparsa, quando il figlio sta ancora sperimentandosi come adolescente; e come prepararlo al tema della vecchiaia e della morte.
Riflessioni che vanno contestualizzate, che mutano a seconda del nucleo familiare, delle dinamiche di coppia, della presenza o meno di altri fratelli o sorelle. Potrebbe esserci il ‘peso’, per un figlio, nel sentirsi maggiormente responsabilizzato dinnanzi a genitori che, non sempre riescono a stare al passo con esigenze e tempi, talvolta serrati? O diversamente potranno beneficiare di maturità ed equilibri, precedentemente costruiti?
E aspetto prioritario… l’amore?
Può avere un limite d’età, l’amore donato? Non è pur sempre una fonte di benessere, se equilibrato?
Possiamo avere la presunzione di stabilire che, l’amore di due genitori giovani, sia più sano e ‘giusto’ di quello di due genitori maturi?
Ma poi, e concludo, perché tanti quesiti sulle mamme over, quando ci sono uomini che decidono di diventare papà a settant’anni?
di Manuela Morra sessuologa e psicoterapeuta
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