Luisa Ranieri: dal teatro alla TV
Agente di Polizia in una nuova fiction
“Mi piacciono i ruoli che hanno tanto da raccontare”
Luisa Ranieri, attrice e donna di straordinaria bellezza sta vivendo un intenso periodo lavorativo, infatti, ha da poco concluso la tournèe teatrale con la pièce “The deep blue sea”, diretta dal marito, Luca Zingaretti, ed è pronta a partire per girare le scene di una nuova fiction in cui vestirà i panni di un’agente di Polizia.
Luisa, lei ha interpretato tanti ruoli di donne importanti, che hanno raggiunto il successo, ma anche di donne di tutti i giorni, coraggiose e capaci di superare le difficoltà della vita. C’è qualche personaggio nel quale si riconosce maggiormente?
Il criterio di scelta dei personaggi che interpreto non è mai una vicinanza o una somiglianza. Mi piacciono i ruoli che hanno molto da raccontare, che sono intriganti a volte proprio per la distanza che c’è tra me e loro, storie di donne che disegnano viaggi che sia appassionante realizzare. Uno dei ruoli cui sono più legata è quello di Luisa Spagnoli, una storia edificante, eroica per molti aspetti.
Nella fiction “Vita Promessa 2”, andata in onda in questi giorni su Raiuno, è tra l’altro una madre premurosa e attenta, ma lei con le sue figlie Emma e Bianca che mamma è?
Premurosa e attenta. Sono molto “accudente” di natura e questo aspetto del mio carattere con le mie figlie è al massimo della sua espressione. Cerco di stare il più possibile con loro, sono severa, ma riconosco enorme importanza al dialogo da sempre. Parliamo, parliamo e parliamo, anche quando sono lontana per un film o a teatro. È importante per me sapere come è stata la loro giornata, lo sento dalla voce, ed è importante per loro raccontarmelo.
Siamo alla vigilia della Festa della donna, ma purtroppo sono ancora tanti i soprusi e violenze che ogni giorno si verificano a loro danno. Cosa pensa sia necessario fare per dare una svolta a questo triste fenomeno?
Intervenire sulle donne per intervenire sugli uomini. Io penso che, come sempre, la spinta vera debba essere della donna. Siamo noi che educhiamo gli uomini da quando li mettiamo al mondo. Siamo noi che dobbiamo far passare il rispetto per gli altri come fosse latte materno.
Lei è nata a Napoli, è stata al Vomero, che ricordi ha della sua infanzia? Esiste un legame particolare con un luogo o un evento di cui vuole raccontarci?
Quando la mia famiglia si è trasferita al Vomero ero già a Roma da un po’, ma conservo un ricordo vivido dei miei 16/17 anni, quando si andava in piazzetta Fuga a mangiare il fritto con il motorino e ci si incontrava con gli amici. Ogni volta che ritorno a Napoli mi piace andare in giro per quelle strade, mi piace sentire quegli odori che mi riportano indietro nel tempo.
Si dice che sia un’ottima cuoca, c’è un piatto della cucina partenopea che ama preparare per la sua famiglia?
I piatti che cucino spesso sono la pasta patate e provola, la pepata di cozze e la genovese.
A marzo inizieranno le riprese di una nuova fiction in cui lei interpreterà un vicequestore. Può anticiparci qualcosa?
È una serie poliziesca dove il giallo è in realtà sullo sfondo. Quello che predomina è questo personaggio meraviglioso di Lolita Lobosco, donna complicata, che ha grandi difficoltà con gli uomini, molto divertente. Mi sono innamorata di questo personaggio. Mi si vedrà in una veste abbastanza inusuale, molto comedy.
Lavorare con suo marito Luca Zingaretti invece com’è?
Abbiamo sempre cercato di tenere i due percorsi lavorativi separati. Ultimamente ci siamo innamorati di una pièce teatrale che stiamo portando in giro in tutta Italia con grande successo. Luca era convinto che Hester, la protagonista, fosse un ruolo perfetto per me. Io ero convinta che il regista più adatto per riportare tutte le sfumature di questo raffinatissimo, ma struggente dramma inglese, fosse lui. Per questo abbiamo fatto una piccola eccezione alla regola e abbiamo lavorato insieme. È stata un’esperienza bellissima.
Per il resto lavoriamo insieme a progetti per la nostra casa di Produzione, la Zocotoco. Scegliamo e decidiamo insieme, ma dietro le telecamere. Siamo un’azienda familiare molto unita, ma anche molto indipendente.
Giuseppe Porcelli
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