LOTTA CONTRO L’INVASIONE DI TOPI E BLATTE

Topi e blatte. Simboli del degrado urbano. Conviventi scomodi della nostra città, ogni tanto balzano fuori dalle loro tane poste negli anfratti del sottosuolo. Negli ultimi tempi, infatti, decine di topi sono stati avvistati per strada, in particolare nella zona di San Martino.La loro presenza è stata rilevata soprattutto in prossimità dei luoghi di conferimento della frazione umida. Non è chiaro se i roditori avvistati provengano dalle fogne o dalle aree verdi che circondano il quartiere collinare, di cui alcune site in area privata come il futuro “Parco di San Martino”, su suolo di proprietà regionale, dove, nonostante la delibera favorevole della Regione Campania, l’esecuzione del progetto langue presso l’ufficio “grandi opere”, non risultando ancora iniziate le opere di risanamento. “Le opere di bonifica Urbana sul territorio collinare competono all’ASL, Unità Operativa di Prevenzione Collettiva (UOPC)” precisa Rino Nasti, ex assessore all’ambiente del Comune di Napoli, mentre nelle aree private devono provvedere gli amministratori di condominio. Il cittadino può chiedere, però, in prima persona un intervento, indirizzando un esposto al Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP). Spesso, la comparsa dei ratti su strada coincide con le ondate di maltempo, quando risalgono dalle fogne in superficie, attraverso tombini. Il ratto tende ad infestare ogni luogo che gli consenta di accedere a fonti alimentari, essendo capace di arrampicarsi all’interno delle tubature, anche verticali, parapetti e gronde. È un animale pericoloso sia per l’indole aggressiva sia perchè causa danni ai depositi alimentari e trasmette numerose patologie infettive. Un intervento urgente di disinfestazione e derattizzazione appare, quindi, indifferibile. “Quanto ai programmi di deblattizzazione – aggiunge Nasti – In questo periodo dell’anno, già sarebbero dovuti partire i trattamenti di bonifica preventiva, mediante immissione di ‘antilarvale’ direttamente in fogna. Se tale intervento non viene eseguito con tempestività, bisogna poi correre ai ripari, in seconda battuta, con ingenti immissioni di adulticida, idoneo a uccidere le blatte ormai mature, ma insufficiente a impedire la comparsa di un certo numero di insetti dai tombini e dalle caditoie stradali. In questo tipo di attività è, quindi, fondamentale un’adeguata programmazione, calendarizzata secondo piani d’intervento concordati tra l’amministrazione comunale e le 10 Municipalità del Comune di Napoli”. Sul punto, l’attuale Assessore all’Ambiente del Comune, Raffaele Del Giudice, precisa: “il piano di deblattizzazione, come ogni anno, è stato puntualmente predisposto in un tavolo tenutosi lo scorso febbraio, alla presenza delle dieci municipalità. Operiamo in un contesto molto difficile, non solo per l’emergenza COVID19, ma anche per i numerosi prepensionamenti. Il Comune, che ha nuovamente avocato a sé il servizio, precedentemente decentrato alle singole Municipalità, provvede per tutto il territorio comunale. Cerchiamo di concertare gli interventi con tutte le risorse disponibili, comprese le partecipate del Comune di Napoli”. Dunque, anche per quest’anno le colonie di blattoidi, che infestano il sottosuolo di Napoli, proveranno a rovinare il periodo estivo dei cittadini, ma gli interventi del Comune dovrebbero limitarne la fuoriuscita, anche se non si può garantire al 100% che qualche insetto compaia sulla sede stradale, poichè il loro numero varia di anno in anno a causa di centinaia di fattori concomitanti. “È, comunque, fondamentale anche la collaborazione dei privati, che devono, a propria cura e spese, provvedere alla pulizia delle proprie cantine e aree verdi – conclude l’assessore Del Giudice -. Per quanto riguarda, invece, le aree ubicate sul territorio del Comune di Napoli, ma di proprietà di altri enti pubblici locali, provvediamo talvolta a colmare anche le carenze di terzi”.
Marcello Ricciardi
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