“Libera” è tra noi Inaugurato il presidio nella V Municipalità
“Altra socialità” è la parola chiave della progettualità del Presidio Libera Vomero-Arenella, inaugurato il 30 gennaio presso il Doria 83, in via Gino Doria. Un locale si, ma anche un esempio, tra i commercianti, della lotta al racket. Tra una folla di giovani aderenti, personalità e un bigliardino, si è dato il via alle iniziative che distingueranno il nuovo presidio della zona collinare. “Abbiamo scelto il Doria 83 poiché è stato tra i primi al Vomero ad aderire alla campagna portata avanti dal presidio “Pago chi non paga il racket”, che crea un circuito virtuoso tra commercianti che non pagano il pizzo e cittadini che si impegnano a comprare nelle attività commerciali pulite, che denunciano o non pagano il racket e aderiscono all’iniziativa ricevendo in cambio la vetrofania che tutti i cittadini possono riconoscere”, afferma Gianmario Siani, referente del Presidio. Dopo mesi di lavoro sulle tematiche del consumo critico, in collaborazione con la Federazione Antiracket Italiana, gli attivisti del presidio collinare di libera hanno deciso di presentarsi pubblicamente per mettere in evidenza come il business delle sale slot sta divenendo un settore in cui si riciclano capitali dei clan, senza trascurare tutte le conseguenze di ordine economico e le patologie legate al gioco d’azzardo che affliggono le famiglie. Presenti a sostenere l’iniziativa Paolo Siani, fratello del giornalista Giancarlo, ucciso dalla camorra, Antonio D’Amore, referente provinciale di “Libera”, Domenico Di Pietro della “Federazione Antiracket”. Alessandra Clemente assessore alle politiche giovanili, figlia della vittima della camorra Silvia Ruotolo, che, con ardore e commozione, ha tenuto a congratularsi per l’operato di questi giovani definendo il loro cammino “silenzioso ma pronto a combattere per un sogno collettivo e a non mollare perché c’è tanto da fare e dobbiamo farlo insieme”. Coordinatore del presidio Luigi Felaco, presidente della commissione con delega all’antiracket della V municipalità, da anni impegnato nella lotta, che ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza della campagna contro la ludopatia, un disturbo patologico dal gioco d’azzardo che qui a Napoli sta diventando una vera e propria moda sulla quale la camorra lucra da sempre: “contrapporremo al rapporto malato e autistico con le slot-machine una sana socialità”. Per tutti gli incontri e gli aggiornamenti è possibile seguire i lavori del presidio tramite la pagina dedicata Facebook “Presidio di Libera Vomero-Arenella”.
di Valeria Aiello
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